Agropoli. Cerciello: “Sindaco improvvido ridicolizza DIA e MinInterno?”
“Il sindaco afferma che ‘Chi descrive Agropoli come una città in mano alla criminalità di ogni genere vive in un altro mondo’ e che ‘venendo alla vicenda dei rom, non consentiamo ad alcuno di utilizzarla ai soli fini della propaganda…’. Il distratto sindaco si è accorto che il riferimento delle sue improvvide dichiarazioni rischia di essere addirittura il Ministero dell’Interno, attore della Relazione 2017 al Parlamento sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia? Qualcuno ha comunicato, al sindaco, che in tale Relazione la DIA afferma testuale, alle pagine 151 e 155 che ‘nell’Alto Cilento, in particolare ad Agropoli, si registra la presenza dei Marotta, famiglia di nomadi stanziali dedita ai reati di tipo predatorio, all’usura, al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di capitali, ottenuti in prevalenza attraverso l’usura e le rapine in danno di gioiellerie perpetrate su tutto il territorio nazionale. Nel medesimo territorio si rileva la presenza di elementi del clan Fabbrocino, nonché il ritorno di storici personaggi già inseriti con ruoli di rilievo nella Nuova Camorra Organizzata, in grado di stringere alleanze commerciali e di mutuo soccorso con i clan della provincia di Napoli. Nel medio e basso Cilento, pur non rilevandosi la presenza di organizzazioni criminali, la particolare vocazione turistico – ricettiva, fa ritenere verosimile un interesse dei clan nel reimpiego di capitali illeciti?‘”. Lo dichiara Luigi Cerciello, Commissario Cittadino Lega Agropoli.
“Per il sindaco ‘distratto’, quindi, la Lega e il Ministero dell’Interno vivono in un altro mondo o fanno propaganda. Sarebbe elementare – conclude il referente locale –, per la Lega, fare l’elenco delle centinaia di atti di criminalità e di illegalità che, nel solo 2018, hanno fatto balzare la città di Agropoli agli onori della cronaca, talvolta anche nazionale (mafie, droga, omicidi, rapine, furti, risse ecc…) e non è detto che non venga fatto, anche perché forse sveglierebbe, il sindaco, da questo profondo sonno“.