Arresto caporale nel Casertano, FLAI CGIL: “Unico mezzo contrasto è piena applicazione legge 199”
“L’ennesimo arresto di un caporale bulgaro in provincia di Caserta è un nuovo campanello d’allarme che evidenzia la necessità di portare a compimento la seconda parte della legge 199 sul caporalato, con l’applicazione del collocamento e del trasporto pubblico in agricoltura e l’attivazione di una rete agricola di qualità che punti a far emergere le aziende che utilizzano i caporali sfruttando donne, uomini e minori”. E’ quanto sostengono in una nota congiunta il segretario generale della Flai Cgil Caserta, Igor Prata ed il segretario generale della Flai Cgil Campania, Giuseppe Carotenuto, commentando l’arresto del caporale bulgaro da parte dei finanzieri della Compagnia di Mondragone su disposizione del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
“Da tempo la Flai Cgil è impegnata su tutto il territorio casertano con l’attività di sindacato di strada con l’obiettivo di contrastare e denunciare il fenomeno del caporalato che – evidenziano Prata e Carotenuto – sempre più tende a sfruttare donne e minori. Il nostro impegno proseguirà ma chiediamo con forza al Governo di applicare pienamente la legge sul caporalato, strumento indispensabile ed insostituibile nel contrasto a questo fenomeno delinquenziale”.