Aveva dato alle fiamme appartamento abitato da extracomunitari: arrestato pregiudicato
La Polizia di Stato ha fermato, F.I., 35enne palermitano, pregiudicato, perché in concorso con altra persona, compiva atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità di 12 cittadini Ghanesi.
Ieri mattina, è giunta in Sala Operativa, una richiesta di aiuto da parte di un cittadino straniero che asseriva che uno sconosciuto aveva lanciato del liquido infiammabile all’interno della propria abitazione appiccando un incendio. I poliziotti giunti immediatamente sul posto, hanno constatato che le fiamme erano già state domate dagli occupanti dell’immobile e che tutta la mobilia presente all’interno dell’appartamento era andata distrutta nel rogo e che solo grazie al fatto che uno degli occupanti fosse occasionalmente sveglio e desse l’allarme svegliando così i suoi connazionali che tutti insieme domavano le fiamme divampate impediva il verificarsi di una strage.
Le indagini venivano avviate dagli agenti della Squadra Mobile che con non poca difficoltà ricostruivano non solo l’accaduto ma anche il movente che lo aveva scatenato. Infatti grazie alla testimonianza di uno degli occupanti dell’appartamento che era riuscito a vedere in volto i due aggressori, i poliziotti riuscivano a risalire all’identità di uno dei due uomini in quanto pregiudicato.
Le notizie acquisite dai testi davano un quadro chiaro agli eventi facendo trasparire il movente del raid punitivo nell’intenzione di F.I. e del suo complice di punire un occupante l’appartamento per essere intervenuto in una discussione animata tra F.I. e la sua compagna. Quindi l’uomo la mattina successiva in compagnia di un complice aveva deciso di punire il gesto dell’uomo andando ad appiccare un incendio all’interno dell’abitazione ed incurante del fatto che uno dei coinquilini gli si facesse incontro lanciava nell’appartamento una bottiglia incendiaria che non provocava una strage solo grazie al tempestivo intervento del testimone..
Gli Agenti partendo dalle informazioni ricevute dal testimone avviavano un’attività investigativa che in poco tempo li portava all’individuazione di F.I. che veniva posto in stato di fermo di indiziato di delitto di strage. L’uomo veniva recluso presso la Casa Circondariale “Lorusso” di Pagliarelli.