Cessione Irisbus a stranieri, FN Avellino: “L’ennesima illusione di Di Maio”
“La cessione di Irisbus, fiore all’occhiello della nostra industria, ai privati turchi della Karsan è l’ennesima onta consumata ai danni dell’ economia nazionale. Inutili le rassicurazioni di Di Maio circa l’eventualità di una ‘nazionalizzazione’. Il tutto fluisce in una marea di tanti ‘vorrei , ma non posso’ per trovarsi al cospetto dell’ennesimo smembramento di uno tassello importante della produttività nazionale, immolata sull’altare della globalizzazione mercantile”. Lo dichiara il coordinamento di Forza Nuova Avellino.
“Il solito ritornello che perdura da trent’anni: dai nefasti capitoli prodiani targati Stet e Iri, fino alle ultime sacche di resistenza rimaste: ieri l’Ilva svenduta “manu militari” alla multinazionale indiana ArcelorMittal, oggi l’Irisbus e domani, chissà, toccherà a Finmeccanica e Alitalia. Queste manovre svelano due inganni di fondo. Il primo è il falso alibi del mantenimento dei livelli occupazionali, garantiti solo in prima battuta. Il tempo di quietare gli animi, e poi via, con lo stillicidio della delocalizzazione. A Taranto è ancora fresco l’inchiostro ‘in calce’ dell’accordo Ilva, che già si parla di esuberi. Precedenti che avvalorano le ansie delle maestranze di Flumeri sulle ricadute gestionali di questo cambio di proprietà. Il secondo inganno è l’idea illusoria secondo cui un’azienda può convertirsi alla gestione pubblica, laddove l’Italia ansima sotto il torchio dei “vincoli europei” che impongono liberismo globale e privatizzazioni a go go”.
“S’imbastisce la fiera delle illusioni dei Grillo e Di Maio, utile solo ad intontire l’elettorato, per millantare utopiche sintesi tra europeismo e ricette sovraniste. Invece di spingersi coraggiosamente oltre , arrivando anche alle estreme conseguenze di una ‘Italexit’, giacché non c’è nazionalizzazione che tenga senza una sovranità piena, lorsignori mentono ben sapendo di mentire, trincerandosi dietro vacue promesse destinate tutte a schiantarsi davanti al primo scoglio, al primo problema reale, così come avviene per gli operai della Irisbus. Ora, l’invito che Forza Nuova indirizza ai lavoratori di Flumeri e di tutti i comparti produttivi in crisi sta nel continuare a lottare tenacemente per il loro posto, per la loro dignità, ma tenendo ben presente che il quadro conflittuale va ampliandosi, lasciando cadere a vuoto i logori ‘mantra sindacali’, sicché, alle legittime rivendicazioni sociali si accorpano quelle “nazionali” (Francia docet) . Si prenda coscienza di un tale assunto, altrimenti si è destinati a soccombere”.