Il G20 ferma (temporaneamente) la guerra commerciale

Quello di Buenos Aires è stato il primo G20 del Sud America, un’occasione che ha portato una ventata di speranza nei mercati internazionali, dopo un lungo periodo di tribolazioni ed incertezze. Questo perché al tavolo delle discussioni Donald Trump e il presidente cinese Xi, nel primo faccia a faccia dall’inizio della guerra commerciale, hanno raggiunto un accordo che ferma temporaneamente l’escalation della guerra commerciale. Il vento di guerra, alzatosi dopo le minacce del vicepresidente USA Pence di aumentare ulteriormente le imposte doganali, sembra essersi placato a fronte di una tregua concordata per i prossimi 90 giorni. In quest’arco di tempo il governo di Pechino si è impegnato ad aumentare l’import dagli Stati Uniti, soprattutto nel settore agricolo.

Ancora difficile fare pronostici e, soprattutto, prevedere per quanto tempo il cessate il fuoco sarà rispettato. Per il momento si è evitata un’escalation che avrebbe potuto incrinare per lungo tempo i rapporti tra le due potenze – un risultato non da poco date le forti divergenze all’alba di questo summit.

Quello che è solo l’ultimo episodio della guerra commerciale potrebbe aprire spiragli per una eventuale risoluzione, comunque difficilmente raggiungibile in tempi brevi.

Per avere una panoramica completa sulla vicenda e comprendere i retroscena si può fare riferimento ad una recente pubblicazione di TradeMachines, che ha cercato di riassumere in un’unica infografica la miriade di episodi relativi alla guerra dei dazi.

All’alba di una contesa che ha già abbondantemente caratterizzato l’anno che sta per concludersi, è difficile stabilire quale sarà l’esito e come cambieranno le alleanze politiche per salvaguardare il mercato globale.

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Redazione

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