Isernia. Uffici Agenzia Entrate in immobile per abitazioni private: FN pronta alla mobilitazione

A seguito dell’unificazione, sotto un’unica sigla, dell’ Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia del Territorio (ex Catasto), ad Isernia ad ospitare i relativi uffici sarà, da febbraio 2019, una palazzina, sita in Via Veneziale, costituita da locali legalmente destinati a deposito seminterrato e ad appartamenti, già ospitante gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. In tempi di ristrettezze e crisi economica, in cui lo stato è sempre più una s.p.a. che tratta i cittadini come clienti, alla stregua di limoni da spremere, non potevamo far passare sotto traccia l’ennesimo scandalo ai danni dei cittadini molisani, più di chiunque altro vittime della crisi che attanaglia il Paese“. Lo denuncia Forza Nuova Isernia commentando la notizia dell’ubicazione degli uffici in una palazzina.
 
Prima di tutto, è sconcertante che un’agenzia dello Stato, deputata peraltro al delicatissimo compito della gestione dei tributi, ubichi i propri uffici in una struttura privata affittata al mero scopo di concedere l’ennesimo obolo alla speculazione privata, pur sussistendo, in territorio comunale, diversi immobili pubblici vuoti interamente o parzialmente (Questura, Motorizzazione, Provincia, Banca d’Italia, Poste, INPS, ecc.); cosa che, evidentemente, avrebbe portato ad un risparmio enorme per le casse del Ministero delle Finanze e, indirettamente, per i contribuenti molisani. Secondariamente, l’immobile di destinazione dell’ex Catasto risulta solo in minima parte utilizzabile come ufficio; la maggior parte dello stesso, infatti, risulta a norma di legge adibito ad abitazioni private (ne è riprova il fatto che molte di esse siano state preventivamente vendute, salvo poi essere riacquisite in vista del trasferimento dei dipendenti dell’agenzia del Territorio) e a locali di deposito seminterrati. Altresì, il piano regolatore della città di Isernia, relativamente all’area di Via Veneziale, impedisce la costruzione di immobili più alti di quattro piani, mentre quello in questione risulta visibilmente composto da 5 piani“. 
 
E non finiscono qui i profili di incompatibilità del suddetto stabile, che, anche alla luce dei recenti fatti della tragedia marchigiana, in cui diversi giovani hanno perso la vita a causa del mancato rispetto delle norme, sono tanto più gravi in quanto ne va della sicurezza di decine di dipendenti pubblici e di centinaia di utenti che giornalmente hanno accesso alla struttura. Si parla di un nuovo ascensore realizzato senza che fosse previsto nel progetto originario; dei solai, progettati per sostenere il carico di civili abitazioni e, certamente, non anche di pubblici uffici, che richiederebbero una resistenza di 3 volte superiore; è il caso, infine delle vie di fuga, le quali non hanno le caratteristiche necessarie per garantire il deflusso della folla in caso di emergenza che lo richiedesse. Alla luce di quanto sopra, visto e considerato che i dipendenti hanno chiesto contezza della situazione alla direzione regionale, senza aver minimamente ricevuto risposta; e visto anche che è stata indetta una gara per il trasloco degli arredi e degli archivi dell’Agenzia del Territorio, di prossimo trasferimento presso via Veneziale, chiediamo formalmente che sia fatta chiarezza“.
 
Pretendiamo, pertanto, che le istituzioni preposte facciano le dovute verifiche e, qualora tutto ciò risulti accertato, tutelino i dipendenti e gli utenti ed impediscano il trasferimento dell’Agenzia del Territorio nell’immobile di Via Veneziale, già occupato dall’Agenzia delle Entrate. Qualora ciò non accadesse, saremmo costretti ad intraprendere tutte le azioni necessarie affinché la legge sia rispettata e non abbia più a ripetersi un simile caso di tolleranza di una situazione dai rilevanti e preoccupanti profili di illegalità“.

Redazione

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