Manovra economica, sindacati Vigili Fuoco chiedono attenzione per la categoria
In una nota congiunta tre sigle sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (FILP VVF – FEDERDISTAT VVF – CISAL VVF) intervengono sul DDL AC 1334 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” in discussione in queste ore. Ci aspettiamo una risposta forte e decisa per il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, visto le continue “pacche sulle spalle” e le continue promesse che abbiamo avuto in tutte le emergenze che ogni volta colpiscono il Paese. Può essere l’occasione giusta per il rilanciare il soccorso nel Paese, partendo proprio dalla componente fondamentale del sistema di Protezione Civile cioè i Vigili del Fuoco, per questo chiediamo che vengano presentati emendamenti alla manovra in favore della categoria.
“Non possiamo più attendere” dichiara Antonio Formisano Segretario della CISAL Vigili del Fuoco, “per anni i vari politici che si sono succeduti hanno sempre elogiato il Corpo, ma mai nessuno ha agito per riportare il Corpo più amato dagli italiani a livelli retribuiti , normativi e previdenziali come gli altri Corpi dello Stato”
Per Antonio Barone Segretario Generale della Federdistat VVF “la risposta deve essere immediata come è stato fatto per la Polizia, che nel decreto Sicurezza, ha ottenuto immediatamente la riapertura del riordino delle carriere. Con questo si potrebbero riparare gli errori fatti nel riordino e poter così gratificare tantissimo personale che è stato fortemente penalizzato in particolare quello del ruolo dei direttivi”.
Il Presidente di FILP Vigili del Fuoco Fernando Cordella, conclude dicendo “esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e insoddisfazione per l’autonomia che alcune regione del nord chiedono anche in materia di soccorso che interessa inevitabilmente i Vigili del Fuoco. Ci opporremo fortemente e pertanto chiediamo garanzie, affinché la vocazione del Corpo in ambito nazionale, non venga assolutamente interessata da queste richieste, che non fanno altro che indebolire il sistema di soccorso Italia”.