Manovra, via il congedo di maternità prima del parto. EP – SINLAI: “Danno per gestante e nascituro”
La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla Manovra, a firma Lega, che ha abolito l’obbligatorietà del congedo di maternità prima del parto; per cui le lavoratrici potranno lavorare fino al nono mese di gravidanza.
“Rinunciare al congedo pre-parto è un grosso danno per la salute di gestante e nascituro; – così Desideria Raggi, responsabile nazionale dell’associazione femminile Evita Peron – e non ci parlino di libertà di scelta della donna, perché sappiamo benissimo le pressioni che le aziende faranno sulle lavoratrici incinte affinché restino a lavoro fino al nono mese”.
Sul punto anche l’intervento di Valerio Arenare, segretario nazionale del SINLAI: “Questo governo non finisce di stupirci in negativo. E’ l’ennesimo regalo fatto a multinazionli e grandi aziende, che tendono a considerare il dipendente come strumento e non come persona, e che sfrutteranno la norma per costringere le gestanti a lavorare fino al giorno prima del parto. Insomma, l’impostazione dei giallo – verdi è chiara ed in perfetta continuità con il passato, dalla parte del più forte contro i più deboli. Il SINLAI, invece, continua imperterrito la battaglia per la difesa dei lavoratori italiani”.