Napoli. Assocasa: “Sotto l’albero, gli inquilini troveranno 21mila lettere di richiesta per arretrati”
Il segretario dell’area metropolitana di Napoli del sindacato inquilini Assocasa ha inviato una nota urgente all’Assessore all’abitare, Monica Buonanno, ed al Vice Sindaco di Napoli, Enrico Panini, per denunciare l’attività vessatoria messa in campo dalla Napoli Servizi proprio in queste ore.
“Solleviamo formale protesta –così inizia la lettera- per l’iniziativa assunta dalla Napoli Servizi S.p.A., evidentemente su vostro indirizzo politico, di inviare proprio in questi giorni di festività natalizie circa 21.000 richieste di pagamento di arretrati per canoni di locazione.
La vostra iniziativa è assolutamente censurabile in primo luogo perché avviata senza le necessarie ed approfondite verifiche contabili che in moltissimi casi si tradurranno in una richiesta di pagamento anche nei confronti di chi regolarmente paga i canoni di locazione.
E’ altrettanto condannabile perché dimostra ancora una volta che codesta amministrazione non ha alcuna attenzione verso i cittadini e mentre tantissime amministrazioni pubbliche hanno sospeso la loro attività evitando il recapito di richieste di pagamento in questo periodo particolare dell’anno voi non vi siete fatti scrupolo di inviare richieste “pazze” agli inquilini di edilizia residenziale pubblica che per antonomasia rappresentano famiglie indigenti della nostra città.
Sarebbe gravissimo –continua il segretario di Assocasa- se le richieste di pagamento siano state inviate esclusivamente in un’ottica contabile per poter scrivere nel bilancio della Napoli Servizi S.p.A. partite utili per riequilibrare i conti della vostra partecipata.
Assocasa –conclude Rispoli- si riserva di agire in ogni sede per tutelare gli inquilini e condannare ancora una volta codesta amministrazione che si ricorda di avere un patrimonio solo quando vi è una esigenza di natura contabile o quando sollecitata dalla Corte dei Conti, ma che in questi anni ha chiaramente mostrato di non avere una politica per la casa e di non garantire alcuna manutenzione alle case popolari.