Napoli. Muscarà: “Il pasticcio del bando compostiere paralizza il ciclo rifiuti”
“A due anni dall’approvazione del programma straordinario per la raccolta differenziata, previsto dall’articolo 45 della legge regionale 14 del 2016, poco o nulla di quanto previsto da quella misura risulta attuato, e si rischia addirittura di assistere all’annunciata obsolescenza, per inutilizzo, delle prime compostiere che dovrebbero essere consegnate in capo a tre mesi. Un’autentica beffa, oltre che un possibile danno erariale, frutto di un bando senza alcuna logica e scritto male, come ammesso dalla stessa amministrazione, che ha prodotto ricorsi al Tar e rallentato notevolmente le procedure di assegnazione delle gare. Un bando che ha ristretto il mercato, producendo l’inevitabile effetto di una scarsa partecipazione, con lotti inspiegabilmente diversificati, dieci dei quali per la fornitura delle compostiere e tre per le casette prefabbricate per l’alloggio degli impianti. Ad oggi solo cinque dei tredici lotti sono stati assegnati, ma nessuno per le casette. Il rischio è di ritrovarsi con compostiere senza casette prefabbricate per alloggiarle, dunque inutilizzabili”. E’ quanto denuncia la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente Maria Muscarà, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale.
“Nonostante gli annunci urbi et orbi di De Luca e del suo alter ego Bonavitacola, –prosegue Muscarà -, ad oggi la raccolta differenziata in Campania continua a fare passi indietro, tenuto conto che le percentuali del 2017 risultano ferme al 52,8, in ritardo di quasi sei punti sul programma regionale, che prevedeva il raggiungimento del 57,5 per quella stessa data. Dalla giunta regionale aspettiamo di conoscere in che modo s’intenderà superare lo stallo provocato dal pasticcio del bando sulle compostiere, quanti anni ancora serviranno per vederle in funzione e, soprattutto, come intende ovviare al fallimento, sotto gli occhi di tutti, di un programma straordinario per la differenziata, che dovrebbe rappresentare una misura fondamentale per far partire, una volta per tutte, un ciclo ottimale dei rifiuti in Campania”.