Prende un 3 a scuola: studente querela il professore
Il rapporto tra scuola e famiglia negli ultimi anni è diventato sempre più difficile da gestire e lo dimostrano molte situazioni ambigue che si manifestano molto frequentemente. È un chiaro esempio di questo ciò che è accaduto nella primavera scorsa ad un 16enne in Friuli che dopo aver ricevuto un voto negativo ha fatto sì che la sua famiglia querelasse il professore in questione ed è solo ora, a distanza di svariati mesi, che il GIP ha deciso di archiviare il caso lasciando però scontenta la famiglia del ragazzo. L’alunno in questione aveva voti molto alti in tutte le materie, tanto da essere addirittura considerato come un’eccellenza dell’istituto che frequentava, ma aveva ricevuto un voto molto basso, un 3 che gli avrebbe sicuramente abbassato la media. La sue carenze nella lingua inglese erano già da molto tempo chiare al professore che però nonostante ciò ha provato ad interrogarlo per far sì che lui migliorasse e potesse raggiungere un livello superiore.
Il ragazzo si è però rifiutato ed ha deciso di farsi interrogare poco prima della fine dell’anno scolastico facendo scena muta e mettendo così in discussione la sua media. A pochi giorni di distanza il giovane ha deciso con la sua famiglia di querelare il professore che secondo la loro opinione ha messo in discussione la bravura dello studente. Hanno accusato il docente in questione di aver arrecato danni psicologici e addirittura fisici al sedicenne preparatissimo in ogni disciplina. Come già accennato in precedenza, il caso è stato archiviato negli ultimi giorni dal GIP come richiesto dal pubblico ministero. Secondo l’opinione dei genitori, questa decisione del giudice non è corretta e sono disposti ad utilizzare ulteriori documenti affinché il professore in questione sia penalizzato per ciò che ha fatto al figlio. Potrebbero esserci dei nuovi sviluppi data l’insistenza della famiglia del ragazzo, ma per ora la l’ultima parola è stata pronunciata dal giudice che con molta probabilità ha preso la decisione più giusta.
Filomena Iuliano
