Prestiti personali, crescono le richieste per le spese mediche

Secondo le indagini effettuate dall’osservatorio nazionale sui prestiti, emerge che stanno cambiando le ragioni per cui gli italiani chiedono un prestito personale.

Secondo i dati emersi, scende la percentuale di chi chiede dei soldi per ristrutturare casa, mentre salgono quelli che eseguono la richiesta per la copertura di spese mediche, per il consolidamento dei debiti e per l’acquisto di arredamento.

Questi sono i risultati dell’indagine effettuata su un campione di oltre 150.000 domande di finanziamento, che rilevano che nei primi dieci mesi dell’anno gli italiani continuano a far ricorso alle società di credito, anche se cambiano le priorità e le finalità di utilizzo del denaro erogato.

Questo grazie anche alle tante offerte interessanti disponibili sul mercato dei prestiti personali, come quelle messe a disposizione dei clienti da ING e studiate appositamente per realizzare ogni genere di progetto, un prestito richiedibile online in soli cinque minuti, che protegge il denaro prestato grazie all’assicurazione Proteggi Prestito Arancio di AXA e che permette di gestire liberamente e senza costi le rate.

Esaminando le richieste di prestito nelle quali il firmatario ha specificato le finalità, è possibile notare che la prima motivazione che spinge gli italiani a presentare domanda è l’acquisto di un’automobile usata con il 22%, mentre passa in seconda posizione la ristrutturazione della casa con il 21%.

Come anticipato in premessa, aumenta chi richiede un prestito per il consolidamento dei debiti, 13,1%, quasi raddoppiate le richieste di coloro che si affidano a un prestito per sostenere delle spese mediche che arrivano al 5%.

Guardando nel dettaglio il profilo dei richiedenti, chi ha presentato domanda nei primi dieci mesi del 2018 aveva, in media, 42 anni, ma la fascia anagrafica più rappresentata è quella degli under 35, con un terzo delle richieste, tallonata a poco meno da chi ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Interessante anche notare anche i dati riguardanti il sesso del richiedente, la percentuale delle domande di finanziamento presentate da donne è ancora bassa (28%), ma permangono delle differenze anche sugli importi medi richiesti.

Gli uomini puntano a ottenere in media il 10% in più di denaro prestato rispetto alle donne, mentre il 75% dei richiedenti è un dipendente con contratto a tempo indeterminato, il 14% sono lavoratori autonomi o liberi professionisti e solo per il 5,5% si tratta di pensionati.

Sono in aumento gli importi medi richiesti per le finalità di consolidamento del debito, per la formazione, i viaggi, mentre sono in calo le somme richieste per l’acquisto di mobili, per la ristrutturazione della casa.

Questi dati rilevano il cambiamento che sta avvenendo negli italiani per quello che riguarda le motivazioni di richiesta di prestiti personali. Da una parte l’aumento del consolidamento dei debiti mostra una maggiore consapevolezza rispetto alle opportunità di una gestione corretta del debito, ma dall’altra parte si nota come assumano un peso sempre maggiore le richieste di prestiti legate alla copertura delle spese mediche.

Redazione

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