La televisione svizzera rinuncia al digitale terrestre

Entro la fine del prossimo anno (verosimilmente nei primi sei mesi) i canali della Televisione pubblica svizzera (SRG SSR) non saranno più diffusi sul digitale terrestre (DVB-T). Lo ha deciso il Consiglio federale (il Governo centrale svizzero) lo scorso 29 agosto in considerazione dell’ormai insufficiente rapporto costi-benefici e della necessità, per la Società svizzera di radiotelevisione SSR, di impiegare nel migliore dei modi i proventi del canone: in Svizzera sono tuttora attivi circa 200 trasmettitori DVB-T, ma soltanto meno del 2% della popolazione vi fa capo. La misura è parte integrante (art. 42) della nuova Concessione rilasciata alla SSR. Gran parte degli utenti svizzeri riceve i programmi via cavo o via satellite, con la possibilità di vederli anche in alta definizione (HD) e di far capo, oltre che alle emittenti nazionali, a moltissime TV estere.

Purtroppo questa scelta penalizzerà anche i telespettatori della fascia italiana di confine – dalla Valtellina alle Province di Como, Varese e Verbano-Cusio-Ossola – grazie all’overspilling, la penetrazione naturale del segnale digitale terrestre che si spinge per qualche chilometro oltre la frontiera svizzera. Di fatto, per questi utenti non sarà più possibile guardare le trasmissioni della Televisione svizzera, a meno di possedere una scheda Sat Access che, al di fuori della Confederazione, viene messa a disposizione (a pagamento) soltanto dei cittadini svizzeri residenti all’estero e che comunque consente la ricezione unicamente via satellite.

La sola, parziale alternativa è data dal sito www.rsi.ch, dalla App Play RSI (scaricabile gratuitamente per Android e iOS) e dal sito www.tvsvizzera.it: rispettando gli accordi commerciali di diffusione, su tutti questi vettori le produzioni di cui la RSI non detiene i diritti per l’estero (soprattutto fiction e dirette sportive) saranno comunque geolocalizzate e dunque non visibili dal pubblico d’oltre confine.

Berna ha giustificato la rinuncia al digitale terrestre con l’esigenza di ottimizzare le risorse del canone – che dal prossimo anno sarà ridotto da 451 a 365 franchi – e con la particolare configurazione del mercato interno che si caratterizza per la scarsa diffusione di questa tecnologia. La stragrande maggioranza della popolazione elvetica segue infatti i canali televisivi via cavo o con un ricevitore satellitare e solo il 2% degli utenti dispone di un’antenna per la ricezione (digitale) via etere.

La Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR) ha messo a disposizione le linee guida sullo switch-off della tecnologia DVB-T

Il 3 giugno 2019, la diffusione dei programmi televisivi SSR via antenna (DVB-T) sarà abbandonata. Qui spieghiamo chi sono gli utenti interessati e cosa devono fare.

Chi sono gli utenti interessati?

Sono interessati da questo cambiamento coloro che:

  • guardano i programmi televisivi SSR tramite un’antenna da interni o un’antenna sul tetto;
  • da gennaio 2019 vedono apparire sullo schermo la scritta «DVB-T» nel logo della rete in alto a destra;
  •  vedono talvolta apparire sullo schermo la scritta scorrevole che informa sull’abbandono del DVB-T;
  • dopo il 3 giugno 2019 vedranno sullo schermo solo un’immagine fissa con alcune informazioni oppure non vedranno più nessuna immagine.

Cosa bisogna fare?

Gli interessati sono invitati a passare a un’altra modalità di ricezione prima del 3 giugno 2019. Le alternative disponibili sono:

Per informazioni dettagliate e consulenza è possibile rivolgersi ai rivenditori specializzati di televisori, agli operatori regionali di reti via cavo, ai ridiffusori o alla nostra helpline tecnica (0848 88 55 33).

Secondo la nuova Concessione (stato 1.1.2019), nella quale ha sancito che il diritto e il dovere della SSR di diffondere programmi televisivi via DVB-T si estinguono entro il 31 dicembre 2019 (art. 42).

In Svizzera, infatti, solo appena il 2% delle economie domestiche sfrutta ancora questa modalità di ricezione. Il DVB-T è utilizzato anche nelle case di vacanza, nelle residenze secondarie e nei campeggi. L’abbandono del DVB-T, oltre che alla nuova Concessione, è dovuto anche alle misure di risparmio e allo scarso utilizzo della rete. Come conseguenza della riduzione della sua quota di proventi del canone, dal 2019 la SSR non potrà più finanziare la diffusione via antenna.

A partire da questa data, i programmi televisivi SSR non saranno più captabili via DVB-T. Sullo schermo apparirà solo un’immagine fissa con l’indicazione del nostro sito web e della nostra helpline tecnica.

Le economie domestiche interessate sono appena il 2% di quelle che possiedono un televisore. Gli utenti saranno informati direttamente prima di giugno con messaggi in sovrimpressione sullo schermo TV. In seguito apparirà solo un’immagine fissa con l’indicazione del nostro sito web e della nostra helpline tecnica.

La SSR ha previsto a tal fine il sito web www.dvbtswitch.ch e la helpline tecnica 0848 88 55 33.

Il passaggio non avrà alcuna ripercussione su queste modalità di ricezione, che continueranno a essere valide. In caso di interferenze consigliamo di contattare i rivenditori specializzati.

Il passaggio non avrà alcuna ripercussione su questa modalità di ricezione, che continuerà a essere valida. In caso di interferenze consigliamo di contattare i rivenditori specializzati o il Centro clientela Sat Access della SSR (0848 86 89 69).

Le reti televisive SSR non saranno più captabili via DVB-T. È quindi necessario passare a una modalità di ricezione alternativa. In tal caso consigliamo di contattare il rivenditore specializzato o l’operatore di rete via cavo oppure di telefonare alla nostra helpline tecnica (0848 88 55 33).

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Redazione

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