(VIDEO) Etna, scosse e cenere: l’eruzione di Natale
Un evento sismico di magnitudo ML 4.3, è stato registrato alle ore 17.50 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Catania. L’evento – con epicentro localizzato tra i comuni di Zafferana Etnea, Milo e Santa Venerina – è stato avvertito dalla popolazione. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, al momento, non sono stati segnalati danni.
Dalle 8.30 di questa mattina, le reti di monitoraggio dell’Ingv hanno registrato oltre 250 scosse sull’area sommitale del vulcano, la maggior parte delle quali nelle zone di nord-est e sud-est, con una profondità tra i 2 e i 0 km, tra le quali, alle 12.08 una con magnitudo di 4.0, con epicentro in zona Piano Pernicana, a circa 6 km da Zafferana Etnea.
ll Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire l’evolversi della situazione in stretto raccordo con i centri di competenza (Ingv e Unifi) e con la Regione Siciliana.
Dalle valutazioni emerse durante la riunione del 19 dicembre 2018 con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria, al livello “giallo” per il vulcano Stromboli, e la conseguente attivazione della fase operativa di “attenzione” secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli.
Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze.
L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.
Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività.