(VIDEO) Strasburgo. Spari al mercatino di Natale

Terrore e morte in un mercatino di Natale a Strasburgo: l’ultimo bilancio parla di due morti e 11 feriti. Secondo una prima ricostruzione, un uomo – identificato poi con il nome di Cherif C., di 29 anni, radicalizzato  – ha aperto il fuoco sulla folla nel centro della città, verso le 20.  I colpi sarebbero stati esplosi in rue des Grandes-Arcades. Il centro città è stato bloccato per un raggio di 200 metri attorno alla piazza Gutenberg.

Oltre ai due morti, secondo la prefettura di Bas-Rhin ci sono sette gravi tra gli undici feriti. Invece il bilancio è di almeno 4 morti, secondo “fonti concordanti” citate da Bfm-tv. Anche fonti ospedaliere citate dal sito Dna (Dernieres nouvelles d’Alsace) parlano di quattro morti e cinque feriti gravi.

Il killer sarebbe asserragliato in un quartiere della città e sarebbe in corso un blitz della poliziaLa polizia ha sfondato la porta di un edificio al numero 5 di rue de l’Epinal, nel quartiere Neudorf. Lo riferisce il sito Dna. “Non ti serve a nulla barricarti”, ha gridato un agente, scrive Dna.

Una seconda operazione di polizia è in corso a Place Broglie, nel centro storico di Strasburgo.
Lo rende noto il sindaco della città affermando che “c’è un secondo sospettato” che sarebbe implicato nella sparatoria.

L’area intorno al centro storico è stata blindata. Il Comune di Strasburgo invita la cittadinanza a restare chiusi dentro casa.

Il killer era noto come “criminale comune”, anche se poi era stato segnalato come ‘radicalizzato’, ha detto il ministro dell’Interno Christophe Castaner, citato da France Info. La stessa emittente ha detto che l’attentatore avrebbe agito con un’arma automatica ed un coltello. Stando a Le Parisien, l’autore della sparatoria sarebbe nato nella città alsaziana il 4 febbraio 1989.

L’uomo sospettato di avere aperto il fuoco sui passanti era sfuggito all’arresto stamane durante una perquisizione nella sua abitazione, secondo quanto riferisce Bfm-Tv. L’operazione era stata organizzata nell’ambito di un’inchiesta per rapina. Secondo la stessa fonte, l’uomo, nato a Strasburgo, risiede nel quartiere di Neudorf, dove è ora circondato dalle forze di sicurezza.

Iniziano a circolare sul web i video girati da testimoni oculari dei momenti successivi alla sparatoria. Nelle immagini postate sui social, riprese con un cellulare da un balcone o da una finestra di un piano alto, si vede una persona stesa in terra, immobile, e altri che corrono e fuggono urlando. In altri video, che iniziano a essere ripresi anche dai media internazionali, si sentono distintamente gli spari.

L’unità di crisi della Farnesina raccomanda agli italiani di evitare la zona del centro storico. In un tweet, si consiglia inoltre ai connazionali di seguire le indicazioni delle autorità locali.

Controlli al confine franco tedesco all’uscita della città di Strasburgo dopo la sparatoria nel centro storico. Lo riferiscono testimoni precisando che “una volta che abbiamo attraversato il ponte sul fiume Reno nella parte tedesca abbiamo notato che le forze dell’ordine stavano controllando le vetture in entrambi i sensi di marcia e tutte le auto procedevano una a una”.

“Attentato terroristico in corso a Strasburgo nel centro. Spari sulla folla ai mercatini. Ci sono morti e feriti. Noi della delegazione 5 stelle siamo al sicuro. State tranquilli”. E’ il tweet dell’eurodeputato 5 Stelle Dario Tamburrano. Oggi a Strasburgo c’è stata la plenaria dell’Europarlamento.

Centro bloccato, testimone ‘ho sentito gli spari’  – Il centro di Strasburgo è ancora chiuso si può solo uscire ma non entrare nelle strade che portano verso i mercatini di Natale, teatro della sparatoria. Gli ingressi sono stati transennati e le forse dell’ordine della sicurezza bloccano macchine e pedoni. Tra le persone che si allontanano in tutta fretta dal centro è palpabile l’agitazione, tra loro anche qualcuno che ha assistito in diretta agli spari. Cedric racconta all’ANSA di aver sentito nettamente i colpi vicino a piazza Kleber e di aver trovato rifugio in un bar. “Ho sentito colpi di pistola e poi di armi automatiche, probabilmente quelli delle forze dell’ordine, poi c’è stato un movimento di folla e io mi sono messo a correre e sono entrato in un bar”. Florent invece dice di non aver sentito gli spari ma di aver comunque vissuto una situazione “inquietante: eravamo in un locale, all’improvviso ci hanno fatto tutti scendere al piano di sotto, dove saremmo stati più al sicuro”. Fuori dall’area transennata si accalcano i curiosi, tutti chiedono informazioni guardano le notizie sui cellulari o telefonano ad amici e parenti per rassicurarli.

(ANSA)

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Redazione

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