Caserta. Costo parcheggi residenti, SpC chiede lumi per aumento

Torna, mercoledì 30 alle ore 16, dopo due appuntamenti ‘saltati’ senza alcuna spiegazione, il “question time” al Comune di Caserta, una sessione di interrogazioni “veloci” fissata in orario pomeridiano per favorire, si spera, la presenza dei cittadini. Il consigliere Apperti, da sempre molto attento alle tematiche riguardanti la mobilità urbana, ha protocollato già ieri martedì 15 gennaio un’interrogazione in cui si chiede “quali siano i motivi di un tale spropositato aumento (da 15 ad 80 euro annui , +433%), a fronte di un servizio frequentemente non garantito vista la scarsità dei controlli da parte della PM e l’assenza di un servizio di rimozione carro gru per questa fattispecie di violazioni”.

“Durante le fasi di svolgimento della gara d’appalto – spiega l’ex candidato sindaco – una volta noto il capitolato d’appalto, avevamo segnalato questo aumento abnorme a tal punto che molti, compreso il Sindaco durante un consiglio comunale, avevano pensato che si trattasse della cifra per l’abbonamento annuale per le strisce blu”.

E proprio di abbonamenti parla la seconda parte del question time: Apperti chiede infatti “se l’Amministrazione intenda procedere ad introdurre, producendo formale richiesta ai sensi del Capitolato d’Appalto verso la società che gestisce il servizio, abbonamenti riservati ai residenti e non residenti e/o altre modalità di vendita dei posti di sosta”. Una possibilità che viene offerta in tantissimi altri comuni dove c’è una gestione della sosta a pagamento, “e che consentirebbe – spiega il consigliere di Speranza – maggiore praticità e risparmi sia per i cittadini casertani, sia per i tantissimi non residenti che si recano frequentemente nella nostra città per lavoro, studio o altro”. Speranza per Caserta resta quindi “con la guardia alta” sul nuovo appalto per la sosta a pagamento, “che se da un lato – conclude Apperti – ha introdotto evoluzioni migliorative come l’abbassamento delle tariffe o il pagamento tramite smartphone, dall’altro ha ancora troppe falle, come questa degli abbonamenti, i frequenti malfunzionamenti delle colonnine, o l’obbligo di recarsi fisicamente presso la sede del concessionario per qualsiasi istanza o reclamo, cosa francamente inaccettabile nel 2019. Ci sono infine palesi incongruenze, come la possibilità riportata nel capitolato di sanare il pagamento di una sosta prolungata oltre la scadenza del grattino, che non viene applicata nella pratica poiché tale procedura era già stata dichiarata errata da una sentenza della Corte di Cassazione dell’agosto 2016”.

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Redazione

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