Caserta. Emergenza 118, De Rosa: “Salvare servizio: demedicalizzazione ambulanza”

E’ da tempo che il servizio 118 di Caserta lotta con problemi di organizzazione e mancanza di personale, dovuto alla precarizzazione del servizio, ai tagli e l’esternalizzazione che ha creato nel tempo solo confusione.

Nella rimessa delle ambulanze sostano due mezzi, solo su uno vi è un medico costantemente, sull’altra non vi sono medici fissi. Il resto del servizio di soccorso è affidato alla Misericordia di Caivano con il compito di coprire i turni vuoti dalla mancanza di personale dell’ospedale.

Creando in tal modo una forte precarizzazione che non va a favore del cittadino. La Regione Campania, con i suoi numerosi problemi, i tagli alla Sanità, la mancanza di personale, è diventata un incubo per chi usufruisce dei servizi offerti.

Non di meno dunque, è il 118, in quanto primo soccorso, a soffrire di disservizi che portano a lunghe code nei pronto soccorsi, ad una degenerazione dei servizi resi, ad una turnazione dei medici e degli infermieri i quali sono costretti, spesso, a restare in servizio oltre l’orario per coprire turni vacanti. Richieste di soluzioni mai arrivate.

Accogliamo con entusiasmo la notizia delle numerose assunzioni annunciate dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che interesserà l’Asl campana – ha esordito la Segretaria Provinciale UGL Sanità Patrizia De Rosa – sperando che le assunzioni promesse tengano conto degli ospedali casertani e soprattutto del 118, la cui carenza, ha relegato il nostro nosocomio ad una sanità di serie B. E’ doveroso pensare che, a breve, molti medici vorranno usufruire della quota 100 per andare in pensione quindi bisogna ottemperare alla necessità di nuovo personale che si verrà a creare oltre quella esistente. Ma non basta, occorrono soluzioni per tutti i settori sanitari. Bene anche la delibera apparsa sul Burc per 22 dirigenti medici nei reparti di medicina e Accettazione per l’Asl Caserta. Finalmente, qualcosa si comincia a muovere in una realtà finora ignorata e abbandonata, ma non basta, bisogna essere celeri. Siamo a favore dell’intervento della prefettura e dell’Asl ai quali chiediamo un incontro per trovare soluzioni atte a prevenire la carenza di personale già da febbraio e la demedicalizzazione delle ambulanze. E’ assolutamente inquietante che in una delle ambulanze non debba esserci un medico, visto che si tratta del primo soccorso e quando si va sul posto, non si sa mai in che stato si trova il paziente per cui l’ambulanza è stata chiamata. Un’assurdità che non ha ragione di essere e che speriamo con si concretizzi. Anche se, come ci informano, la mancanza del medico su un’ambulanza è già in essere da tempo con grande stupore degli addetti ai lavori che però non si astengono dal fare il loro dovere nonostante tutto. Quindi – conclude la sindacalista – chiediamo che vengano risolti al più presto le problematiche di cui soffre la nostra sanità pubblica per dare ai cittadini servizi all’avanguardia e l’accoglienza di cui ha diritto”.

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Redazione

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