Caserta. Enti Locali, focus della Cisl Fp su occupazione nella Pubblica Amministrazione

La provincia di Caserta non è esente dai timori dei sindacati per questo 2019, visto che proprio questo potrebbe essere per la Pubblica Amministrazione  l’anno dell’esodo, in pole position Enti Locali e Stato in particolare, e considerando l’altissimo numero di precari in tutto il paese, quasi 290 mila in totale, circa 55mila negli Enti Locali e 37mila solo nella sanità, con ripercussioni sul Reddito di Cittadinanza e Quota 100.

Sono migliaia i lavoratori del nostro territorio che potranno salutare il posto di lavoro e questo senza alcuna preparazione programmatica da parte degli enti che dovranno colmare quei vuoti.
“Siccome ancora non è stata definita né normata una deroga sulla capacità assunzionale degli Enti in predissesto e dissesto – precisa Franco Della Rocca, Segretario Cisl Fp Caserta – la Cisl è preoccupata per l’impossibilità oggettiva di creare spazi occupazionali e turn over negli enti interessati e assicurarne i servizi essenziali, in particolare quelli strettamente sentiti dalla cittadinanza, sicurezza e ordine pubblico. Dopo la prima serie di contratti in sede decentrata, infatti , un tour de force della Fp per definire e portare a termine i primi contratti decentrati di secondo livello, la Cisl ha avviate le trattative per l’ampliamento delle dotazioni delle nuove assunzioni, per favorire i nuovi ingressi nel pubblico impiego, l’avvicendamento tanto agognato, cosa non semplicissima”.
La Cisl di fatto preme per una definizione del fabbisogno triennale del personale che sarà un punto di partenza imprescindibile e dal quale si potrà fare luce sulle carenze dei pensionamenti a seguito della quota 100, sui pensionamenti ex legge “giovani” 285, e sulla possibilità di attingere ancora alle graduatorie vigenti presso gli enti che negli anni addietro le hanno definite.

“A tutto ciò si aggiungono i numerosi comuni, capoluogo compreso, che vivono una difficoltà operativa ormai nota a seguito di carenze finanziarie e mancata programmazione e che devono invece procedere ad assumere, avvalendosi delle graduatorie per rinnovare il piano del fabbisogno triennale.  In difficoltà anche i dipartimenti di Giustizia, Inps e Ministeri  che resteranno svuotati, circa 600 i cancellieri pronti ad uscire in tutto il paese. Quello dell’Inps provinciale però è un caso quasi eclatante: l’Agenzia Complessa di Aversa per esempio, prevede un’uscita di 62 dipendenti, andando sotto organico di 11 elementi, a Caserta si prevede un’uscita addirittura di 220 elementi , finendo sotto organico di 35. C’è la speranza del concorso. Ma il paradosso è che nella manovra di bilancio è stato inserito un blocco delle assunzioni nelle funzioni centrali fino al 15 novembre 2019, così le prove selettive del concorso che si stanno svolgendo e che termineranno ad aprile/maggio 2019 saranno praticamente nulle per  967 persone risultate idonee al concorso”.

Redazione

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