Comunali Teverola, Città Viva replica a Di Matteo: “Basta falsità”

“Ricordate? Dopo il 14 Agosto (data oggi diventata un piagnisteo misto a vittimismo), giornata ribattezzata dall’ex Sindaco ‘la congiura di ferragosto’, insomma quando – allorché la città fu ‘ferita’, l’ex fascia tricolore, e sottolineiamo ex (ove mai non se ne fosse accorto), Dario Di Matteo, in perfetta armonia con il suo modus operandi ‘leale e serio’ (potete tranquillamente ridere), varò un provvedimento sindacale (dopo che la maggioranza dei consiglieri lo aveva mandato a casa), con cui provvide a revocare l’incarico di Dirigente a Nicola Mattiello, quale Responsabile dell’Area Affari Generali. Sembra questa la filosofia (impropriamente detta) ‘politica’: o con me o contro di me. E sempre lui, l’ex sindaco, continua a spiegare, a chi dice lui e a modo suo, le varie situazioni, propinando menzogne che (ed è una capacità!), per chi non conosce, sembrano verità… sincere ed assolute!“. E’ quanto dichiara l’associazione socio-politica-culturale Città Viva.

“E, caro ex Sindaco (sottolineiamo nuovamente ex, per evitare che tu possa dimenticarlo), con quale faccia te ne vai in giro, a mo’ di padre missionario, dopo che ti sei chiuso nelle tue alcove stanze, a diffondere la buona novella? Con quale faccia, vai in giro, parlando di macchina del fango nei tuoi confronti? Ma quale? Ma quando? Chi si è mai permesso di infangarti? Noi ci limitiamo a giudicare i fatti. E il fatto è questo: per cattiveria (non ci sarebbero altri motivi) revocasti l’incarico a Nicola Mattiello. Forse perché non allineato alla tua linea politica? Forse perché non riusciva a gestire le cose per tuo conto da semplice cittadino? Ma… caro ex Sindaco, dato che le verità sono figlie del tempo e consapevoli che – nel bene o nel male – esiste pura una giustizia divina, ti ricordiamo che ‘chi di spada ferisce, di spada perisce'”. 

“Non a caso il Commissario Prefettizio ha provveduto a nominare nuovamente il Sig. Nicola Mattiello quale Responsabile dell’area Affari Generali. Visto? Non c’è niente da fare… chi semina vento, raccoglie tempesta! Ah, non ti affannare a parlare di questa ‘Città ferita’: se c’è una cosa che in questi anni è stata ferita è la democrazia”.