Contratti Polizia, Tissone (Silp): “Salvini su nostre proposte? Sotto la felpa niente!”

Conferma per Daniele Tissone alla guida del Silp, il sindacato di Polizia della Cgil. Commissario originario di Savona, è stato riconfermato all’unanimità segretario generale dal congresso del sindacato che si è svolto a Rimini. Al termine dell’assise – cui ieri hanno preso parte come ospiti il Capo della Polizia, Franco Gabrielli e il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho – è stata eletta anche la nuova segreteria nazionale del Silp composta da Pietro Colapietro, Tommaso Delli Paoli, Mario Roselli, Maurizio Cesaretti e Michela Pascali.

“Su temi come le risorse per il contratto dei poliziotti, il riordino, le assunzioni e l’unificazione tra le due Polizie, da parte dell’Esecutivo c’è un “silenzio penetrante e imbarazzante”. Lo ha affermato, in un passaggio della sua relazione introduttiva al V Congresso nazionale del sindacato in corso a Rimini, il segretario generale del Silp-Cgil, Daniele Tissone.

“Rispetto alla nostra proposta sull’unificazione tra le due Polizie a competenza generale – ha osservato – che Salvini nel 2014 appoggiava e che i 5 Stelle sostenevano prima di essere anch’essi al Governo, cosa affermano oggi codesti rappresentanti? Non s’ha da farne più niente? Un silenzio penetrante e imbarazzante – ha sottolineato Tissone – che ci fa dire, insieme alle mancate risorse per il contratto, le assunzioni e il riordino: ‘Sotto la Felpa Niente Sig. Ministro!’.

http://www.larampa.it/2019/01/04/vigili-fuoco-denunciano-salvini-non-puo-mettere-la-nostra-divisa/

“Una misura come “il decreto sicurezza” varato dal Governo “si riduce a un mix tra un’ingannevole forma di comunicazione mirante alla mera rassicurazione dei cittadini e uno strumento di propaganda elettorale che rischia di alimentare fortemente i conflitti sociali – afferma il segretario generale del Silp-Cgil, Daniele Tissone -. Un mix, con implicazioni non indifferenti per i sindaci, per i cittadini e per i lavoratori di Polizia – i quali verranno chiamati a ripristinare la quiete sociale – quando tutto ciò poteva essere, in altro modo, evitato”.

A giudizio del segretario generale del sindacato di Polizia della Cgil, “la strada da percorrere per creare pace, sicurezza e sviluppo, passa dalla difesa della libertà di circolazione: da valori quali uguaglianza, solidarietà, accoglienza, multiculturalismo e pari opportunità”. In particolare, ha argomentato Tissone, “ci si dimentica di scorgere nella sicurezza e nella legalità i presupposti rispetto ai quali si giocano l’identità, lo sviluppo e il decoro del Paese”. E questo, ha sottolineato ancora nella sua relazione, “lo si ravvisa nell’approccio emergenziale e d’urgenza che caratterizza i decreti sulla sicurezza dell’attuale Governo che – ha concluso – lasciando alla contingenza del momento le nuove criticità, fanno sì che anche i temi sociali vengano affrontati esclusivamente in chiave di ordine pubblico”.

(ANSA)

Redazione

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