Inchiesta DDA a Caserta, Miccolo: “Apre fase campagna elettorale in città”

“L’inchiesta della Dda sull’appalto rifiuti a Caserta di fatto apre la campagna elettorale”. Sono queste le parole del coordinatore di Speranza per Caserta Michele Miccolo nel commentare le indagini del pool antimafia sull’affaire “monnezza” che vede coinvolti il sindaco Carlo Marino, l’ex dirigente comunale Marcello Iovino ed il funzionario Giuseppe D’Auria indagati insieme a Carlo Savoia, considerato dagli inquirenti come dominus del sodalizio dedito a truccare le gare pubbliche e legato a doppio nodo a personaggi come Nicola Ferraro e Nicola Cosentino, storicamente considerati l’anello di congiunzione tra la politica ed il clan dei Casalesi.

“In un paese normale il sindaco già si sarebbe dovuto dimettere – prosegue Miccolo – Non sta a noi giudicare ma di sicuro quegli incontri sospetti nello studio ed addirittura a casa del sindaco con persone interessate ad un appalto da 100 milioni di euro gettano più di qualche ombra sul suo ruolo pubblico e sul modo affaristico di gestione della cosa pubblica”.

Miccolo, poi, si rivolge alla maggioranza che sembra essere “incollata” agli scranni del consiglio comunale. “Ricordo a me stesso un intervento del consigliere Donisi – dice ancora il coordinatore di Speranza per Caserta – In cui asseriva la necessità del biodigestore per evitare infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti. Evidentemente non basta, le infiltrazioni, stando all’informativa dei carabinieri, ci sono state e ci sono e vedono coinvolto anche il sindaco di Caserta. Mi aspetterei da Donisi un atto di coerenza con le sue parole. Presenti una mozione di sfiducia per mandare a casa il sindaco. Staccate voi la spina a quest’amministrazione già morta sin dal suo insediamento”.

Comunque sia l’inchiesta della Dda, che rischia di tradursi in un terremoto amministrativo con un possibile commissariamento del Comune e l’ennesima sconfitta per i cittadini ad opera della classe dirigente, sta già avendo i suoi effetti sul piano politico. “Di fatto l’indagine dell’antimafia ha avviato la campagna elettorale – conclude Miccolo – Assistiamo in questi giorni alla migrazione di qualche consigliere di maggioranza in partiti di centrodestra, pronti a salire su ‘carri vincenti’ come quello della Lega pur di non perdere i loro feudi e quella rete clientelare che denunciamo ormai da tempo. Le prossime elezioni europee rappresenteranno di sicuro un banco di prova importante per verificare i nuovi equilibri all’interno della maggioranza comunale. Intanto il ‘si salvi chi può’ è già iniziato”.

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Redazione

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