M5S, l’ex comandante De Falco trascina Di Maio in tribunale

Il senatore Gregorio De Falco ha presentato ricorso contro la sua espulsione dal M5S. L’impugnazione, spiega l’avvocato Lorenzo Borré che si occuperà del caso, si fonda “sulla insussistenza delle violazioni del codice etico e sulla incostituzionalità di un vincolo che impone agli eletti del M5S di votare la fiducia in bianco, con violazione delle garanzie e delle prerogative costituzionali degli artt. 67, 68 e 94 e conseguente asservimento della funzione parlamentare alle logiche del partito unico di uno Stato totalitario”.

“Io non sono stato licenziato, quindi non devo essere reintegrato da nulla: la mia iniziativa punta a far dichiarare quel provvedimento di espulsione è nullo, quindi inefficace”. Così il senatore Cinque Stelle Gregorio De Falco illustra il significato del suo ricorso contro Luigi Di Maio. “Io ho diritto a rimanere nel movimento perchè ho sempre votato in modo coerente con l’azione politica del movimento, in linea con i principi grazie ai quali il movimento ha ricevuto il consenso dai cittadini. Semmai – conclude De Falco – è l’attuale dirigenza che sta dirottando il movimento verso altri lidi”.

(ANSA)

Redazione

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