Mondragone. Rifiuti, partecipazione all’assemblea RSU
Una buona presenza di lavoratori ha assistito stamane all’assemblea indetta oggi sul cantiere r.s.u. di Mondragone.
L’assemblea si era resa necessaria in quanto la Senesi SpA continua a preferire la linea del silenzio alle rivendicazioni poste in essere dalla Fiadel.
“Riteniamo – fa sapere la Fiadel -, quindi, che sia giunto il momento di trasformare le tante omissioni, riscontrate e segnalate da anni all’azienda, in denunce. Si! Perché non è più tollerabile il comportamento dell’azienda. Risultano ancora tanti i dipendenti che attendono, ormai da anni, l’adeguamento parametrale di tipo “A” e gli aumenti periodici di anzianità, molti di loro operano singolarmente nel servizio di raccolta, molti altri, impiegati nello spazzamento manuale, ci segnalano difficili condizioni di lavoro, che sono costretti a sopportare per svolgere regolarmente il servizio, potremmo proseguire ma sarebbe un monologo di una triste realtà. Ragion per cui riteniamo seriamente di dover dare una svolta a questo trend negativo, soprattutto per rendere giustizia agli operatori ecologici di Mondragone, offesi, trascurati e maltrattati da “tutti”, soprattutto dall’azienda che di recente ha siglato accordi di miglior favore per altri lavoratori di altri cantieri, nonostante la chiara evidente similitudine tra le tematiche presenti sui cantieri di igiene urbana. Per queste ragioni la prossima settimana saranno predisposte una serie di iniziative, per rima cosa chiederemo un intervento appropriato alla Prefettura di Caserta, per poi presentare specifiche segnalazioni che saranno trasmesse alle preposte autorità di controllo del territorio. Tra i lavoratori si percepisce l’esigenza di voltare pagina, e il nostro intento è quello di continuare a sostenerli, seguendo il solco tracciato in precedenza, sulla falsariga delle numerose rivendicazioni rappresentate in passato che ancora oggi non trovano adeguate risposte. Non condivideremo mai atti di discriminazioni tra operai, non possono coesistere, in unica azienda, operai di serie A e di serie B, rifiutiamo l’idea che qualcuno possa usare due pesi e due misure dinanzi a condizioni di lavoro precarie, per le quali, da una parte si chiede pazienza, mentre dall’altra, per le stesse problematiche risulta impellente la risoluzione. Proponiamo all’azienda di riprendere quel codice etico, fornito che con tanto orgoglio a tutti i lavoratori, anche a qualcuno più sfortunato, affinché ognuno di essi possa tornare svolgere il proprio compito, a favore del datore di lavoro, dignitosamente”.