Resto al Sud e Legge di Bilancio 2019: contributi previsti anche per professionisti e under 46
Una buona notizia per coloro i quali sono intenzionati a usufruire di quelli che sono i contributi previsti nell’ambito del bando Resto al Sud, programma messo a punto per aiutare chi ha voglia di fare impresa rimanendo nel Mezzogiorno d’Italia.
Con la nuova legge di bilancio 2019, le cose sono cambiate e aumentano, in questo modo, il numero di soggetti che possono presentare la loro richiesta e usufruire dei contributi previsti.
Ricordiamo che le regioni interessate dal progetto in questione sono Campania, Puglia, Molise, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Calabria. Grazie a quelle che sono le varie modifiche che sono state apportate con l’articolo 1 comma 601 della legge di bilancio 2019, che è andato a modificare la precedente legge in materia, ora i contributi sono estesi a più categorie e la novità è proprio questa.
Come è noto, il progetto è in piedi già da un po’ di tempo ed è gestito da Invitalia. Ora, però, qualcosa sta per cambiare, dato che i contributi previsti potranno essere sfruttati da un pubblico molto più vasto. Non più solo gli under 36 che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali nel Sud Italia potranno avere accesso al credito, ma anche gli under 46 e i liberi professionisti, che prima erano esclusi.
Attenzione, però, perché è necessario chiarire alcuni punti. Il primo tra tutti è che i liberi professionisti che vogliono richiedere di ottenere l’incentivo in questione, dovranno dimostrare di non avere una partita IVA già attiva o attiva nei 12 mesi precedenti la richiesta nello stesso settore. Altro requisito è che la sede operativa dell’attività deve necessariamente essere mantenuta al Sud, pena la perdita dell’aiuto.
Chi potrà beneficiare di queste agevolazioni? Innanzitutto coloro i quali vogliono abbandonare situazioni di lavoro nero e precariato, per dare finalmente il via a una propria attività, ma non solo. Anche ex lavoratori di studi professionali, professionisti di vario tipo e così via.
Si tratta, quindi, di una misura che può aiutare anche chi vuole inserirsi nuovamente nel mercato del lavoro e ha delle difficoltà a farlo. Questo vale ancor di più se si pensa che ora anche gli under 46 potranno accedere a questa linea di credito.
Come accadeva anche in precedenze, il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e il tutto è così suddiviso. Il 35% della somma concessa è a fondo perduto, il 65% viene erogato dalle banche e viene garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Si può ottenere fino a un massimo di 50 mila euro per ogni socio coinvolto nel progetto, sino a un massimo di 200 mila euro.
Per ottenere il finanziamento si deve inviare a Invitalia un progetto che segua tutti i dettami del bando. Per questo motivo è importante avere un supporto specialistico per compilare la richiesta e per stilare il progetto stesso.
Se si vogliono avere ancora più possibilità di accedere al credito, ci si deve affidare a figure professionali come quelle di https://www.contributipmi.it che sono specializzate per la Campania e che aiutano a mettere in piedi un progetto di sicuro successo e in grado di ottenere il finanziamento per partire.
In questo modo, chi ha intenzione di mettersi in proprio con una nuova attività potrà ottenere un valido aiuto anche per rimanere nella sua terra di origine senza la necessità di spostarsi in altre zone del paese o, in molti casi, all’estero.
Si tratta di un aiuto importante, che vale la pena sfruttare e che permette di far trovare la propria strada a molte persone che, in questo modo, potranno iniziare a costruire il loro futuro.