Carcere, convegno a Santa Maria Capua Vetere
Nell’ambito del progetto “I Mercoledì dì evasione”, promosso dall’associazione La Mansarda, presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua vetere, si è tenuto un incontro sul tema: “legalità, responsabilità e giustizia riparativa”, a cui hanno partecipato il Procuratore Capo della Repubblica Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone, più di cento detenuti, volontari delle associazioni che operano nell’ambito e gli studenti della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Vanvitelli di Caserta.
Hanno partecipato al dibattito, presieduto da Samuele Ciambriello, Garante delle persone private della libertà personale, Franco Roberti, Assessore Regionale alla sicurezza, politiche integrate di sicurezza e legalità; Marco Puglia, Magistrato di sorveglianza; Susy Cimminiello e Carmela Sermino, due testimonianze di familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata, che ad oggi sono 475 in Campania, su un totale in Italia di 1000 persone, dati presi da un elenco Nazionale dell’ Associazione Libera e della Fondazione polis della Regione Campania.
Partendo da questi dati, Ciambriello ha sottolineato: “i numeri che sono tendenzialmente in crescita per gli omicidi di criminalità comune/femminicidi che si registrano ogni anno. Da diversi anni invito, come presidente dell’Associazione “La Mansarda” e recentemente come Garante delle persone private della libertà personale, i familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata, a portare la loro testimonianza negli istituti penitenziari, rendendo possibile un incontro tra vittime e carnefici, un modo per parlare di giustizia riparativa e non un incontro di falso buonismo, ma un’ opportunità per metabolizzare il dolore, il lutto ed anche per stigmatizzare la “mala-vita” che non è una madre premurosa o un una madre severa. Le occasioni come questa sono opportunità di intercessione, di spazi protetti, luoghi d’incontro, non per il perdono giudiziale, ma un’ opportunità per effettuare una mediazione”.
Durante la manifestazione, Roberti, assessore regionale e già procuratore nazionale antimafia ha evidenziato che la Regione Campania assicura che i beni confiscati abbiano pieno utilizzo attraverso finalità sociali e di valorizzazione del territorio dove sono situate ed il massimo in questo importante settore. Tema rimarcato anche da Puglia per il quale “la legalità va promossa attraverso diversi canali. Questo momento di dibattito è uno di quelli”.
E’ intervenuta, poi, Elisabetta Palmieri, direttrice del Carcere di Santa Maria Capua Vetere: “Abbiamo attivato un protocollo d’intesa con l’Università Vanvitelli di Caserta, attraverso il quale gli studenti fanno tirocinio all’interno del nostro penitenziario. L’Associazione La Mansarda, all’ interno delle iniziative sociali e di formazione che si svolgono in questo carcere, ha un ruolo importante attraverso i propri operatori e volontari”.
A testimoniare questa realtà c’è stata Dea Pisano, volontaria de “La Mansarda” che ha specificato: “Attualmente all’interno di questo penitenziario abbiamo in essere tre progetti: uno riguarda la genitorialità, uno che coinvolge i detenuti nel reparto psichiatrico Nilo ed un ultimo in sinergia con gli studenti dell’ Università Vanvitelli”.
In conclusione sono intervenute Susy Cimminiello, sorella del tatuatore Giancarlo Cimminiello e Carmela Sermino, moglie del carrozziere di Torre Annunziata Giuseppe Veropalumbo, parenti di vittime innocenti della camorra, che hanno portato la loro testimonianza e soprattutto hanno voluto dare un messaggio di speranza.