Casapound, Possibile contro Salvini
“È di stamattina la notizia che il Ministero dell’Economia e Finanza non ha intenzione di sgomberare, per il momento, lo stabile di CasaPound, a Roma: ‘Non è priorità per prefettura e demanio’. Ribadisco un concetto semplice, che però sembra sfuggire al Ministero e non solo: CasaPound non va sgomberata perché è un’occupazione abusiva, va sgomberata perché è un’occupazione fascista“. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone.
“La pulizia prima dell’illegalità. E nel caso specifico di Casapound l’illegalità riguarda una formazione politica che evoca il partito fascista e si rifà chiaramente a quell’ideologia, sfidando la Costituzione e le leggi vigenti. Ma questo non conta per il ministro dell’Interno Salvini e la Prefettura di Roma, guidata da Paola Basilone. Insomma, l’importante è che l’immobile occupato sia considerato pulito, sul resto si fa finta di niente“. Lo dichiara Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, parlando della decisione di non sgomberare la sede di CasaPound a Roma.
“La realtà – aggiunge Maestri – è che dietro le motivazioni di ‘cleaning’ si nasconde la volontà politica da parte di Salvini di non andare allo scontro con CasaPound. E questo avviene con la benedizione della Prefettura, che si limita a vigilare sullo stato di pulizia dell’immobile, usando un metro di giudizio decisamente diverso rispetto ad altre operazioni di sgombero“.