Caserta. Sanità in provincia, Vitale: “Dare voce a chi non si sente rappresentato”
“Sono Segretario Generale della UIL FPL di Caserta dall’estate scorsa. Sto entrando pian piano nel mondo della Sanità casertana, molto diverso da quello pur complicato degli Enti Locali, da cui provengo. Sto imparando a capire, man mano, che l’attività sindacale, intesa come tutela dei lavoratori e rispetto dei loro diritti, in Asl ed in Azienda Ospedaliera è cosa difficile assai: il potere in entrambe le Aziende è molto centralizzato e, spesso, si ha la percezione di una palese disparità di trattamento nei confronti dei lavoratori dipendenti”. Lo dichiara Domenico Vitale, segretario generale Fpl-Uil.
“Si coglie, quindi, la soddisfazione dei (pochi) dipendenti che sono agganciati al giusto carro, mentre palpabile è la preoccupazione dei tanti altri (la maggioranza) che, non rientrando nelle “grazie” del Potere, vive una condizione lavorativa di subordinazione, di isolamento e vessazione in alcuni casi, senza possibilità di poter esprimere le proprie istanze, volte semplicemente al legittimo riconoscimento di diritti sacrosanti. Esprimo doverosa autocritica a nome dell’Organizzazione sindacale di appartenenza, per aver trascorso gli anni precedenti senza contrastare quando occorreva le Direzioni in maniera adeguata, al punto da consentire ad Organizzazioni sindacali autonome di sviluppare una forte crescita, fenomeno che rappresenta una curiosa anomalia rispetto allo scenario nazionale ma che è inevitabilmente destinato a sgonfiarsi, dal momento in cui la UIL FPL di Caserta, unitamente ad altre Organizzazioni sindacali disponibili, sta iniziando fin da subito ad esercitare in pieno il proprio ruolo di “Contropotere”, di accoglienza ed ascolto dei disagi della maggioranza dei lavoratori dipendenti, per poter lottare ed affermare principi di equità e giustizia”.
“Girando per gli uffici si coglie un senso di rassegnazione, di disfatta: è ora di smetterla! I nostri diritti sono codificati dai contratti nazionali, altri provengono da una buona contrattazione decentrata, negata per anni. In Azienda ospedaliera è in atto un’azione legale per contrastare un attività dell’Amministrazione non in linea con il nuovo contratto nazionale, mentre all’Asl, a seguito di diffida prodotta da UIL FPL E CIGIL FP, siamo stati convocati ad inizio febbraio ed abbiamo PRETESO la convocazione dei tavoli, il 20 febbraio per il comparto, 26 p.v. per la dirigenza, il 28 incontro dei Segretari Generali di CGIL FP, CISL FP E UIL FPL con il Direttore Generale, e questo è solo l’inizio di una nuova stagione. Il vento è cambiato. Siamo una squadra nuova e competitiva: Domenico Piperno per l’area medica, Vincenzo Golini per il comparto, Gabriella Corea per i precari e per l’SPTA; due giovani RSU Rosa De Simone e Giampaolo Giacomantuono all’Asl, Maria Alaia all’Azienda Ospedaliera. Alla prossima tornata avremo molte più RSU, si percepisce fin da adesso per la generosità e l’impegno profuso, per la simpatia che cresce giorno per giorno intorno a noi. Nel frattempo dobbiamo crescere come adesioni, per avere maggiore peso politico e per poter sbattere i pugni sul tavolo dei Direttori Generali quando ostacolano il buon andamento e l’affermazione dei diritti dei lavoratori, come ad esempio le fasce economiche, da troppi anni ferme, per le quali ci batteremo con valore, specie per i dipendenti che non appartengono a nessuna parrocchia privilegiata!”.
“Siamo persone che svolgono con passione e senza secondi fini l’attività sindacale, non abbiamo persone da sistemare; riteniamo che andare alla ricerca di favori personali tolga forza e potenza all’attività sindacale, generando un consociativismo che va a vantaggio di pochi privilegiati, mentre danneggia la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti della sanità casertana. È ora di rialzare la testa e di non avere paura. Rappresento una Organizzazione sindacale con le spalle larghe, ben presente e radicata sul territorio nazionale, che si ispira a principi e valori di solidarietà ed uguaglianza. A Caserta, in particolare, abbiamo una forte vicinanza alle OSS delle cooperative, agli interinali, ai precari in generale, come anche ai dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato. Siamo per fare buoni accordi, ma laddove non è possibile non temiamo di portare avanti battaglie legali fino a totale ristoro del maltolto. Vi aspettiamo: la nostra Sede è casa vostra, la casa di chi non si sente rappresentato altrove, la casa dove, insieme, scriveremo la pagina storica e nuova della sanità casertana”.