Cassino. Operai FCA a rischio: la denuncia del SINLAI

Non solo l’ecobonus a mettere a repentaglio migliaia di contratti, bensì la scarsa illuminazione all’esterno dell’impianto Cassino Assembly Plant (FCA Italy), di Piedimonte San Germano (FR), che aumenta i pericoli al termine del turno serale per gli operai. Una situazione di stallo di cui nessuno se ne cura, eppure parliamo di uno degli impianti più importanti d’Italia, per produzione e occupazione.

In merito a tutto ciò, il commento di Valerio Arenare, Resp. Nazionale SINLAI. “Situazioni che hanno del drammatico, ogni giorno il mondo del lavoro subisce colpi gravissimi che lo fanno “sanguinare” copiosamente, il tutto a danno esclusivamente dei lavoratori e della loro incolumità fisica e contrattuale. Gli operai non possono vivere costantemente nell’angoscia che il loro contratto a breve possa culminare nell’annullamento con conseguente licenziamento, oltre a tutto ciò si aggiunge il problema della sicurezza. A quanto pare, infatti, pare vi sia scarsa illuminazione all’esterno della fabbrica e ciò potrebbe compromettere, seriamente, la salute dei lavoratori. Mentre i sindacati confederali sono troppo impegnati con il business accoglienza, noi del SINLAI rimaniamo ben attenti alle problematiche che attanagliano gli operai italiani, sempre più abbandonati da chi dovrebbe tutelare le loro istanze, diritti e doveri. Per il lavoro e per il salario, solamente il sindacalismo rivoluzionario del SINLAI, disposto a battersi anche fisicamente -laddove dovesse occorrere- per riportare i lavoratori al centro dell’attenzione, come meriterebbero“.

Gli fa eco Giustino D’Uva, Dirigente nazionale SINLAI. “Una vergogna di proporzioni indescrivibili, dove sono finite le misure cautelari sul contratto e sulla sicurezza? Scomparse definitivamente nella cloaca del liberismo selvaggio, continuamente supportato dalle forze vigenti al governo e da una certa classe sindacale che ha completamente dimenticato cosa significa combattere per i diritti degli operai. I lavoratori hanno bisogno di sicurezza sul posto di lavoro, logorare questi ultimi -psicologicamente e fisicamente- significherebbe compromettere anche la produzione e quindi la rendita sul posto di lavoro. Parliamo di uomini, non di miseri numeri come vuole l’ottica del lavoro capitalista. Torneremo sulla questione, facendo sentire la voce del vero sindacalismo, quello rivoluzionario del SINLAI“.

Redazione

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