Gioco d’azzardo, AMBC: “A Mondragone si guadagna di meno, a Castel Volturno si azzarda di più”
“Abbiamo tentato in tutti i modi di sensibilizzare l’attuale Amministrazione rispetto alla lotta al gioco d’azzardo in città. E già in campagna elettorale presentò una proposta di regolamentazione delle sale da gioco, mutuando le esperienze di Avviso Pubblico (nel sito anche le disposizioni presenti nella legge di bilancio) e cercando così di superare un vecchio regolamento in vigore, comunque disapplicato”. Lo fa sapere AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune.
“Ci sono voluti mesi, denunce pubbliche e articoli di giornale per far approdare in consiglio comunale un nuovo regolamento per le sale da gioco, annacquato rispetto alla proposta dell’AMBC e scarsamente efficace. Ma anche questo nuovo regolamento di fatto continua a restare, come il precedente, “lettera morta”. Assente del tutto sono invece iniziative e politiche pubbliche locali di contrasto, di aiuto e di recupero rispetto alla ludopatia. E così il gioco d’azzardo continua a prosperare in città. La Repubblica nelle scorse settimane ha ospitato una versione aggiornata del report l’Italia delle Slot. Due dati riguardanti i comuni del nostro comprensorio, tra i tanti, colpiscono particolarmente: quello relativo al reddito pro-capite e quello relativo alla spesa pro-capite per giochi e slot nel 2017. Mondragone con 12.192,80 € pro-capite risulta il comune più povero dell’area. A Sessa Aurunca il reddito pro-capite arriva a 14.362,67 €; a Carinola a 14.523,13 € pro-capite, risultando il comune più ricco della zona; a Falciano del Massico il reddito pro-capite si attesta su 13.619,09 €; a Cellole a 13.789,56 € pro-capite e a Castel Volturno, infine, a 13.155,88 € pro-capite. E’ Castel Volturno, invece, che fa registrare la spesa pro-capite più alta per giochi e slot: 1.677 € pro-capite nel 2017, con una spesa complessiva di 43,53 milioni di €. Castel Volturno in questa poco invidiabile classifica si piazza al 653° posto su 7.954 comuni. Cellole non è molto da meno con 1.610 € di giocate pro-capite. A Falciano del Massico, invece, ogni cittadino nel 2017 ha buttato nel gioco 1.081 €; i Carinolesi si sono fermati a 1.049 € pro-capite spesi in giocate varie, mentre i Sessani sono arrivati a 1.151 € pro-capite. A Mondragone, infine, si sono spesi nel 2017 per giochi e slot 1.182 € pro-capite, con una spesa complessiva in giocate pari a 34,05 milioni di €. Fin qui i dati di un pericoloso fenomeno, al quale -come è noto- non risulta estranea l’economia criminale“.
“Tante vite nella nostra povera Mondragone continuano a dover fare i conti con la Dipendenza da Gioco d’Azzardo (DGA) e con tante insicurezze e povertà, mentre sotto gli occhi di un immobile sindaco, di una “politica” muta e di una città indifferente fioccano condanne pesanti e i soliti inutili veleni (inutili soprattutto se colpiscono familiari e congiunti) e si gettano ai soliti le solite prebende regionali. L’AMBC segnala ancora una volta il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (TVNGA): 800558822, che copre l’intero territorio nazionale dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 16.00“.