Napoli. Sud Protagonista – FdI – DI: “Autonomia regioni Nord è atto di banditaggio politico – istituzionale”
“L’autonomia secessionista delle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e’ un atto di banditaggio politico-istituzionale contro il Sud e contro l’unità di Italia”. E’ quanto hanno affermato il Segretario regionale di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano, il Segretario federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, e il Coordinatore regionale di “Direzione Italia”, Michele Schiano Di Visconti, che, stamani, hanno tenuto una conferenza stampa sotto la sede della Prefettura.
Hanno partecipato i consiglieri comunali di Napoli di FdI, Andrea Santoro e Marco Nonno, il portavoce cittadino di Napoli di “Sud Protagonista”, Luigi Ferrandino, il responsabile delle Politiche economiche di SP, Alessandro Cogliati, i dirigenti nazionali dI FdI, Luciano Schifone e Pietro Diodato.
“I procedimenti per l’autonomia intrapresi dalle Regioni del Nord sono ispirati dalla volontà di far sì che i cittadini delle Regioni più ricche abbiano migliori servizi e maggiori opportunità e, quindi, di dividere l’Italia ulteriormente sul piano economico e sociale, con un Nord sempre più ricco ed un Sud sempre più penalizzato” – hanno spiegato i tre esponenti politici.
“Per questo – hanno aggiunto – daremo vita ad una forte mobilitazione permanente, a cominciare da stamani, con la consegna di un documento contro l’autonomia secessionista delle Regioni del Nord al Prefetto di Napoli, per bloccarli ed azzerarli e per intraprendere un piano per il lavoro e lo sviluppo nel Sud, che è la vera priorità in un’Italia unita e che deve essere unita economicamente e socialmente”.
“Se attuati, i procedimenti per l’autonomia spaccherebbero l’Italia e penalizzerebbero il Sud, particolarmente in settori fondamentali della vita, come la sanità, il lavoro e l’ istruzione; per questo, la nostra iniziativa politica è finalizzata ad azzerarli dando vita ad una forte mobilitazione politica, istituzionale e sociale a salvaguardia del Sud e dell’Italia unita” – ha sottolineato Cangiano.
“L’autonomia delle Regioni del Nord porterebbe maggiori risorse a queste Regioni in quanto il trasferimento delle competenze sarebbe accompagnato dalla compartecipazione al gettito di tributi erariali, che resterebbe su quei territori, e dal criterio della spesa storica. Ciò determinerebbe una profonda disparità nei diritti essenziali al lavoro, alla salute, all’istruzione tra i cittadini del Nord e quelli del Sud” – ha detto Ronghi.
“I criteri economici collegati all’attuazione dell’autonomia farebbero sì che le Regioni più ricche avrebbero maggiori risorse e, quindi, offrirebbero servizi migliori, e questo farebbe la differenza soprattutto nel settore della sanità, che vede le Regioni del Sud già penalizzate dai criteri di riparto dei fondi nazionali e che continuerebbero ad essere penalizzate nelle prestazioni primarie della vita dei cittadini” – ha sottolineato Schiano.
“Il documento proposto dalle nostre forze politiche e presentato, stamani, al Prefetto, sara’ recepito nell’ambito del documento che, oggi, il Consiglio comunale di Napoli esaminera’ in occasione della seduta consiliare contro l’autonomia delle Regioni del Nord – ha annunciato Santoro – ; nel nostro documento abbiamo rimarcato non solo un netto no a questa autonomia secessionista, ma anche la necessita’ di dare vita ad un piano per lo sviluppo, per le infrastrutture e per il lavoro nel Sud”.
“La nostra battaglia contro l’autonomia secessionista delle Regioni del Nord non si fermera’ fino a quando non avremo la certezza che i procedimenti avviati siano stati bloccati perche’ riteniamo inaccettabile che, con il pretesto dell’autonomia e del buon governo delle risorse sul territorio, si voglia per l’ennesima volta colpire il Sud” – ha rimarcato Ferrandino.
“Il Sud e’ stato gia’ fortemente penalizzato in termini di mancate infrastrutture e, quindi, di mancato sviluppo e lavoro perche’ privato delle opportunita’ che hanno, invece, ricevuto le Regioni del Nord. In questo quadro,lesivo dell’unita’ nazionale, l’autonomia promossa da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e’ totalmente inaccettabile”- ha sottolineato Nonno.
“Il principio ed il valore della sovranita’ nazionale non va esercitato solo nei confronti dell’Europa ma anche delle stesse Regioni – ha evidenziato Schifone – , cio’ a tutela della unita’ nazionale particolarmente in settori fondamentali, come le infrastrutture e l’energia, che riguardano l’intero Paese e non solo alcune Regioni e, quindi,non possono essere competenze demandate esclusivamente ad esse” – ha aggiunto Schifone.
“Il grave gap degli attuali procedimenti per l’autonomia sta nel fatto che essi sono stati avviati in assenza della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni che, nell’Italia unita e solidale, devono essere garantiti paritariamente a tutti i cittadini italiani, ovunque essi risiedano, con cio’ creando un’ ulteriore penalizzazione per il Sud e dividendo l’Italia in territori ricchi e poveri, cosi’ come e’ accaduto fino oggi nelle infrastrutture e nell’economia” – ha concluso Cogliati.