SMCV. Strisce blu, interviene il M5S
“Una città che sprofonda, in tutti i sensi. Questo sembra essere il pensiero di tutti i Sammaritani delusi da un’amministrazione che non riesce a risolvere i problemi della città. Per fortuna e senso civico a verificare le storture della città del Foro ci sono gli attivisti in sinergia con i Portavoce del M5S che con una nuova diffida chiedono a gran voce la risoluzione immediata di una delle tante criticità che affliggono il Comune e i suoi abitanti: i parcheggi a pagamento. Come facciamo notare nella diffida, sono da tempo trascorsi i termini previsti dalla concessione per l’adeguamento dei parcheggi a pagamento secondo le modalità previste dalla gara e, a tutt’oggi, non risulta ancora ripristinata l’operatività delle sopra menzionate aree di sosta le quali presentando delle gravissime difformità anche rispetto alle norme previste dal Codice della Strada”. Lo dichiara il M5S di Santa Maria Capua Vetere.
“Tante le criticità rilevate nel nostro testo, tra le quali ci sono gli stalli per i disabili che così come realizzati sono delle vere e proprie trappole per i malcapitati che di fatto non avrebbero neppure lo spazio sufficiente per aprire la portiera né tanto meno lo scivolo necessario per salire e scendere dal marciapiede. Ma la cattiva realizzazione degli stalli riguarda anche le altre strisce blu: come i parcheggi a spina realizzati in modo discutibile e difforme da normativa vigente e dalla modalità previste della gara che creano ingorghi il fine settimana e bloccano il passaggio dei mezzi di soccorso come è accaduto pochi giorni fa a Piazza San Pietro. Da non dimenticare sono pure la mancanza dei parcheggi rosa dedicati a donne in dolce attesa ed alle neo mamme votata in Consiglio comunale nel lontano 2016 e mai arrivata in giunta per l’attuazione, il mancato funzionamento dei POS dei parcometri, la vernice che si degrada e cancella dopo pochi giorni dalla realizzazione, gli stalli mal realizzati di dimensioni differenti gli uni dagli altri, che intralciano passi carrabili e altri accessi privati. Un’altra grave denuncia contenuta nella diffida è la colossale evasione fiscale dei vecchi concessionari Icaro e Atena stimata in circa 2 milioni di euro e mai incassata dal Comune. Questi e tanti altri problemi ai quali l’amministrazione ha 30 giorni di tempo per rispondere”.