Sozzo o Zozzo? This si the question
Lo leggiamo spesso ultimamente, a volte viene usato, quando si vuole segnalare in maniera marcata alcune situazioni di disagio o per esprimere un disappunto rispetto ad un comportamento secondo noi incivile e noncurante delle norme igieniche. Non sempre, però , viene scritto correttamente o almeno cosi come riportato originariamente dal dizionario. Mi riferisco ad un termine che ormai è diffuso tanto quanto gli atteggiamenti che vengono definiti con tale espressione. Più precisamente l’appellativo di “sozzo”, meglio conosciuto come “zozzo”, nella versione romanesca, é uno dei vocaboli che va a segnalare anche tante problematiche causate da chi magari non rispetta l’ambiente e fa delle strade pubbliche il palcoscenico sul quale mettere in atto gravi oscenità.
In ogni caso, sia che qualcuno getti dei rifiuti danneggiando l’ambiente, sia che compia altre azioni che sono deliberatamente contro il decoro, sempre zozzo viene definito dalla comunità e molte volte da alcune fonti di informazione . Spesso quando, però, mi capitava di leggere questo termine riportato da siti online pensavo sempre ad libro letto da giovanissima che riportava fedelmente il termine corretto di tale espressione tanto da notare qualcosa di stonato, di fuori posto. Il libro era “Il dubbio”di Luciano de Crescenzo e in alcune pagine di esso veniva definito sozzo nell’animo un personaggio che vedeva il male da tutte le parti. A parte il fatto che anche oggi non sarebbe male usare tale definizione per le persone che pensano sempre a male, ma scherzi a parte, oggi ciò che risalta agli occhi e che si nota di più è il dato evidente che dimostra come la versione romanesca abbia decisamente preso il sopravvento rispetto a quella originaria.
di Anzia Cardillo