Trentola Ducenta. Apicella: “Garantisti si, qualunquisti e pressapochisti, no!”

“A nome mio personale e quale Capogruppo dell’opposizione all’attuale amministrazione comunale, mi preme ribadire, con fermezza e determinazione, che qualunque cittadino italiano è sempre innocente, fino a quando non viene accertato il contrario. Sono stato e sarò sempre garantista. La presunzione di innocenza va affermata fino alla conclusione delle procedure previste”. Lo dichiara l’Avv. Michele Apicella, capo gruppo opposizione.

“Di recente, il sindaco ha voluto, a mezzo stampa e con affermazioni virgolettate, attribuire la responsabilità di quanto accaduto (perquisizioni, sequestro di atti, interrogatori, …) all’opposizione. Infatti così ha dichiarato “non escludo che possa aver mosso delle accuse così infamanti per una mera ritorsione politica”. Addebitando ad un imprenditore, a lui contrapposto durante la campagna elettorale, la responsabilità di quanto accaduto. Fatto sta che, l’imprenditore in questione, sentitosi attaccato nella sua professionalità e nel suo lavoro, ha semplicemente provato a cautelarsi, ricorrendo alla giustizia amministrativa. Il sindaco, con deliberazioni di giunta comunale del 20/09/2018 n. 27 e del 02/11/2018 n. 40, adottava provvedimenti nei confronti della società Quadrifoglio. L’interessato, non ha fatto altro che chiedere la verifica attraverso le competenti autorità della correttezza formale e sostanziale di quanto deliberato dal sindaco e dalla sua giunta: si è difeso affinché venissero affermati i propri diritti (per altro già riconosciuti dalla gestione Commissariale!). In buona sostanza, ritengo, che semmai la ritorsione, sia stata subita, e non generata dall’imprenditore. Se questo dovesse essere acclarato, ci sarebbe una chiara responsabilità anche della giunta e dell’intera maggioranza. L’anomala nascita di questa amministrazione, privata da sempre di un’ossatura politica, di accordi programmatici seri, ma definita da interessi di parte e bramosia di poltrone per la gestione del potere, ha generato questo stato di cose. Ciò l’ho già ribadito più volte. Per quanto mi riguarda, sto ancora spettando risposte, da parte delle Forze dell’Ordine, a vari quesiti posti nel tempo, in particolare vorremmo che fosse portato alla conoscenza della pubblica opinione quanto accaduto dalle ore 1 e 30 di venerdì 15 e fino alle ore 4 circa di sabato 16 giugno 2018. Mi riferisco all’incontro avuto non in sedi di partiti o gruppi politici, ma in una privata abitazione, tra il sindaco Sagliocco, suo fratello, l’ex candidato sindaco Perfetto ed altri personaggi, per lo più non appartenenti agli schieramenti contrapposti quanto, piuttosto, alla “finanza” locale. È grazie proprio a questi “facoltosi personaggi”, che hanno interposto i loro “buoni uffici”, che sono stati chiusi gli accordi tra gli stessi Sagliocco e Perfetto: senza apparentamento formale e con condivisione di “interessi” che niente hanno di politico, ma tanto di interesse di parte! Circa l’affermazione del sindaco sul presunto sciacallaggio compiuto nei suoi confronti, si è forse dimenticato tutto ciò che ha messo in campo, per il passato, condannando ed assumendo il ruolo di giudice e giustiziere per vari cittadini. Hai ragione, sindaco, quando dici che “il rispetto tra uomini prima della contrapposizione politica è merce rara”, ma tu, di certo, non puoi dare insegnamenti a nessuno. Sto ancora chiedendomi: ma cosa ha fatto l’amministrazione dal suo insediamento? Mi vengono in mente varie cose: l’incompetenza e la superficialità dimostrata dalla compagine amministrativa, nelle varie sedute del Consiglio Comunale, per l’adozione di provvedimenti risultati anomali od anche illegittimi; la segretaria generale, su chiara disposizione sindacale, ha ordinato vari spostamenti di dipendenti comunali da un ufficio all’altro. Per qualcuno si è trattato di un “premio”, in conseguenza del chiaro appoggio politico, per altri una “punizione” o meglio “confinamento” per ritorsione politica; la sceneggiata della vicenda Decò: sarà mai possibile avere una chiarezza sulla soluzione adottata? Considerato anche che, fin dall’inizio della vicenda, ho sempre sostenuto che tutto era a posto. Sono ben lieto della positiva risoluzione, anche se la procedura è stata certamente anomala; realizzazione di perizie suppletive di varianti per lavori per diverse migliaia di euro approvate dalla giunta; il sindaco ha più volte ripetuto che non si dimette perché ama Trentola Ducenta. Si è mai accorto nessuno di questo suo “grande amore”? Del resto, lo ripeto da tanto tempo, di quale amore parla, lui che non è di Trentola Ducenta?”-

“Forse l’amore più grande è quello che lo incolla alla poltrona, con la speranza di riuscire, nel tempo, almeno a mantenere i tanti impegni elettorali assunti. Uno per tutti, è certamente l’impegno assunto da parte di un suo congiunto sul Piano Urbanistico Comunale (PUC). Nonostante l’attenzione posta dalla Magistratura, a tutt’oggi, la Casa Comunale continua ad essere frequentata da personaggi che non hanno (o non dovrebbero avere) nessun titolo o ruolo politico, come qualche vecchio ex segretario di partito. Fino a quando la Città non si libererà di questi personaggi, che fanno il male della Comunità, che si appropriano anche della dignità delle persone, non avremo futuro! Per consentire di fare la dovuta chiarezza, l’unico atto di responsabilità che potete realizzare è quello di dimettervi. Tutti. Subito”.

Redazione

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