Voto di scambio nel Casertano: parla l’avvocato di Lucrezia Cicia
“All’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguita nella mattinata, si rappresenta che, dalla lettura dell’ordinanza cautelare citata, non emerge alcun elemento dal quale dedurre una condotta da analizzare: nello specifico il Giudice per le indagini preliminari sottolinea (cfr. pg. 176 dell’ordinanza citata) che trattandosi di ipotesi di reato per la quale non è prevista l’applicazione di misura cautelare, non viene sottoposta ad analisi”. E’ quanto fa sapere l’avv. Mauro Iodice, difensore di Lucrezia Cicia, in relazione agli arresti eseguiti dai Carabinieri sul connubio camorra-politica che ha portato al fermo di Pasquale Corvino e Pasquale Carbone.
“Ne è conseguito che, oltre alle sterile enunciazione di una astratta ipotesi di reato, asseritamente ascrivibile alla mia assistita, non sono stati resi “pubblici” gli elementi in base ai quali il PM ha formalizzato l’ipotesi di reato rubricata sub n. 9). Del resto la sig.ra Cicia, nel corso delle varie convocazioni presso la DDA, ha sempre ribadito e dimostrato di non aver mai versato alcuna somma di denaro volta alla possibile, illecita, acquisizioni di voti nel corso della campagna elettorale del 2015”.