Ansia e depressione: troppo studio danneggia gli studenti
Dei recenti studi condotti da un gruppo di ricercatori americani e poi pubblicati sulla rivista scientifica Nature Biotechnology hanno rivelato con estrema esattezza che spesso e volentieri lo studio è uno dei motivi principali della depressione tra i giovani studenti. Un gran numero di ragazzi iscritti all’università soprattutto a facoltà scientifiche, come biologia o ingegneria, a causa della mole di studio particolarmente cospicua finiscono per andare in contro ad attacchi di ansia e panico che potrebbero danneggiare il loro stato fisico, psichico ed anche il loro rendimento universitario.
È sconcertante notare i dati dei vari sondaggi effettuati dai ricercatori che dimostrano che su circa 2000 studenti addirittura il 41% è stato affetto da gravi stati di ansia in passato mentre il 36% di questi giovani studenti sono colpiti dalla depressione causata da questo andamento di studio troppo oppressivo e difficile da sostenere. Vari professori stanno cominciando a considerare questa situazione particolarmente allarmante e stanno tentando di proporre delle prospettive di miglioramento volte a risanare lo stato psicologico di questi studenti. Si tratterebbe semplicemente di alleggerire gradualmente lo stragrande carico di studio a cui questi ultimi sono costretti a sottomettersi. Non è attraverso lo stress o l’ansia che degli studi possono concludersi al meglio, serve al contrario tranquillità, equilibrio e calma. Si presuppone che quindi pian piano dei provvedimenti radicali in tale campo possano essere presi per il bene di coloro che studiano e desiderano farlo in maniera ottimale e non con il terrore che li spinge a vivere in uno stato di ansia costante. I giovani studenti meritano di meglio in virtù dei professionisti che saranno un giorno.
di Filomena Iuliano