Arrestato grazie a Facebook: catturato evaso

Un nome falso ma non troppo (utilizzava quello di parenti stretti), qualche anno in meno (ne dichiarava 20 anziché 25) e la cura di un profilo facebook con un altro alias dove postare video e foto di scene conviviali in famiglia o con amici. Per lui è stato più difficile rinunciare all’identità digitale che a quella reale. Ma l’incapacità di allontanarsi dai social gli è costata cara. Così G.B., detenuto nella casa circondariale di Rebibbia “Raffaele CINOTTI” ed evaso da un permesso premio il 18 dicembre scorso, ha pensato di vivere la sua latitanza rimanendo connesso.

Il Comando di Polizia Penitenziaria di Casal Del Marmo, diretto dal commissario Capo Sabina Colacicchi, non ha però mai smesso di seguire le tracce del giovane e di condurre indagini e accertamenti tecnici su delega del pm Michele Prestipino della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma.

Secondo quanto accertato dal Compartimento di Polizia Postale, subdelegata per i contatti sui social, G. B. accedeva con vari dispositivi al proprio profilo facebook da varie aree dei quartieri Borghesiana e Tor Bella Monaca ma finora non era stato possibile individuarne la posizione precisa. Ma il Comando di Casal del Marmo ha continuato comunque a monitorarne l’attività in rete e a seguire altre tracce. Sono state proprio queste le piste che hanno permesso di sospettare prima e accertare poi che M. K. arrestato il 12 marzo dal reparto volanti della Polizia di Stato, fosse in realtà proprio G. B., il ricercato per evasione.

L’identità è stata confermata dagli accertamenti condotti alla Polizia Penitenziaria tramite la comparazione con le fotosegnalazioni del sistema SIDET effettuate nell’istituto di Rebibbia al tempo dell’arresto. Alla fine G. B. si è visto costretto a confermare la propria reale identità.

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Redazione

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