Autismo, assistenza ancora a macchia di leopardo, Barbato presentata interrogazione parlamentare
Ancora assistenza a macchia di leopardo tra le ASL per i metodi destinati a coloro che soffrono dei disturbi dello spettro autistico (che colpisce un nuovo nato ogni cento) nonostante l’impegno del Sistema Sanitario Nazionale ed il caso arriva in Senato con una interrogazione del sen. Claudio Barbaro della Lega al ministro della salute Giulia Grillo.
Non tutte le aziende sanitarie sono dotate di strutture adatte all’assistenza fornita con metodo ABA (applied behavior analysis), raccomandato dall’Istituto Superiore di Sanità, che interviene sulle competenze cognitive, linguistiche e di adattabilità del bambino.
Emblematico il caso della Asl di Avellino, al centro dell’interrogazione del sen. Barbaro che ha raccolto l’appello dei genitori dei bambini autistici della provincia campana, che «ha deciso di investire circa 8 milioni di euro per i prossimi tre anni – come si legge nel testo presentato al Senato – con l’obiettivo di affidare in gestione il nuovo centro semiresidenziale di Sant’Angelo dei Lombardi per la cura e il trattamento di tutti i casi di bambini, ragazzi e adulti affetti da autismo nell’intera provincia. Nonostante l’investimento sia ingente, il progetto irpino di fatto destina ai maggiori di 12 anni soltanto attività semiresidenziali e residenziali, rivolte ad un numero di destinatari inferiori alle necessità, nell’ambito di una struttura fortemente delocalizzata rispetto al bacino d’utenza».
L’interrogazione punta a fare chiarezza in favore di una diffusione maggiore sul territorio nazionale delle pratiche per l’assistenza dei disturbi dello spettro autistico, modernizzando ed uniformando i servizi, riconoscendo che l’assistenza è dovuta a tutti pianificando i fondi in baso agli affetti dal disturbo e non mettendo a disposizione posti in base ai fondi, chiedendo «quali iniziative il Ministro in indirizzo voglia assumere al fine di consentire che le terapie siano rese effettive per tutti i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, in tutto il territorio nazionale, senza disparità tra una Asl e l’altra».