Brindisi. Denunciata la 32enne nigeriana che ha abortito in casa
Ha agito in maniera estremamente scorretta una giovane nigeriana di soli 32 anni in provincia di Brindisi, a Francavilla Fontana. La donna in questione ha, infatti, trasgredito una legge molto importante che riguarda l’aborto: la legge numero 194. Secondo le norme di tale legge l’aborto è consentito entro determinati tempi e soprattutto solo se effettuato all’interno di una struttura socio-sanitaria adatta ad una manovra medica di tale importanza. La protagonista di questa ambigua storia ha, però, agito in maniera totalmente contraria effettuando l’aborto nella proprio abitazione utilizzando dei farmaci.
La donna non avrebbe voluto che intervenisse qualcuno e sperava di portare a termine il tutto senza complicazioni. Eppure, il suo piano non è andato esattamente così come aveva progettato e dopo non molto tempo è stata costretta a chiamare i soccorsi per un’emorragia improvvisa che l’ha naturalmente colta impreparata. Non appena gli uomini del 118 sono giunti nella casa della donna, l’hanno condotta in ospedale ed hanno subito capito il tutto. Per questo motivo, questi hanno informato della questione i carabinieri che hanno deciso di denunciare la sbagliatissima azione della donna. È tanto scorretto ciò che ha compiuto quest’ultima, ma sono importanti i provvedimenti che sono stati presi nei suoi confronti da coloro che ogni giorno si occupano di far rispettare le leggi, perché in questo modo probabilmente la sua storia fungerà da esempio per tutte quelle donne che per un qualsiasi motivo vorranno abortire. L’aborto è consentito dalla legge, ma secondo quelle che sono le sue prescrizioni e norme e non è accettabile pensare di poterlo effettuare in maniera differente così come ha fatto questa donna.
di Filomena Iuliano