Sono state tantissime le donne che hanno aderito all’invito lanciato da Cgil, Cisl e Uil e hanno partecipato alla giornata di prevenzione promossa dal sindacato in occasione dell’8 marzo. Sino alle 17 un camper medico ha effettuato in piazza Gramsci screening oncologici gratuiti per tutte le donne per prevenire patologie al seno, all’utero e al colon.
«In questa giornata puntiamo sulla prevenzione e riduzione del numero di donne colpite dal tumore alla mammella e del collo dell’utero – ha spiegato Rosa Glorioso, responsabile Pari opportunità della Uil – Un semplice test di screening è in grado di salvare una vita e di stabilire l’eventuale aggressività di una lesione precancerosa. Oggi sarà solo l’inizio di un percorso con l’Asl di Caserta. Un grazie al dott. Tari e a tutto lo staff medico che hanno permesso il buon esito dell’iniziativa».
Il Segretario della CislCaserta Giovanni Letizia questa mattina al Camper dell’AslCaserta per la prevenzione oncologica con gli screening gratuiti di Pap-test e visite senologiche, organizzato da Cgil, Cisl e Uil. La giornata si è chiusa con 28 paptest ed oltre 30 viste senologiche eseguite.
“Il tema scelto oggi, quello della prevenzione è sicuramente sentito e caro al cuore di tutte le donne. L’altro tema importante e caro a tutte è quello del Lavoro. Credo si faccia ancora pochissimo oggi e l’impegno dei sindacati deve essere quello di trovare nuovi canali occupazionali per le donne – dichiara Giovanni Letizia, Segretario della Cisl Caserta -. E’ un impegno che le confederazioni Cgil, Cisl e Uil profondono da anni. Ma l’impegno deve esse sistematico, in questi giorni abbiamo visto altra violenza e questo orribile dato di fatto ci spinge sempre più a mettere al centro il mondo femminile. Oggi tutte le iniziative confederali dell’intero stivale parlano delle donne. E’ una giornata questa che ci deve dare la spinta a costruire con le donne nuovi percorsi non solo di salute ma anche di inclusione nel mondo del lavoro. Una società che si definisce inclusiva deve assolutamente tenere dentro il mondo delle donne. Qui il dato della disoccupazione è altissimo, tocchiamo il 60 %, per dire quanto questo territorio sia difficile… se vogliamo una società diversa ci dobbiamo porre questa sfida, aprire il mono del lavoro alle donne. Significa darsi una prospettiva più civile, più dinamica e anche più europea“.