Caserta. Manifestazione chiusura ex Canapificio – centro sociale: insorge la Lega
“Fermo restando il diritto di tutti e di ciascuno a manifestare le proprie idee, sul corteo che ieri per le strade di Caserta ha sfilato per esprimere protesta contro il sequestro e la chiusura del centro sociale ex Canapificio, ci permettiamo di nutrire più di una perplessità. È infatti davvero singolare che si contesti, peraltro con il solito armamentario ideologico tipico dei centri sociali, fatto di bandiere rosse e cori pseudo resistenziali, un provvedimento adottato dalla magistratura, teso alla salvaguardia della incolumità degli ospiti di una struttura che approfonditi accertamenti tecnici si sono incaricati di valutare rischiosa e inagibile”. Lo hanno congiuntamente dichiarato Finizio Di Tommaso e Salvatore Mastroianni, rispettivamente commissario cittadino per la città di Caserta e coordinatore provinciale della Lega per la provincia di Caserta.
“I gestori dell’ex Canapificio, il cui slancio umanitario si spinge fino al punto da richiedere l’immediata riapertura del centro, senza valutare i rischi cui andrebbero incontro i suoi ospiti, ci lascia davvero sgomenti, ancor più delle contestazioni rivolte contro il ministro Salvini. Del resto che il germe della scarsa tolleranza permeasse la manifestazione di ieri, se sono accorti anche gli esponenti del partito democratico i quali, a quanto consta, sono stati oggetto di diverse diatribe e le cui bandiere, peraltro, sarebbero state strappate con inaudito stupore. Noi restiamo convinti che la vera accoglienza e la sana integrazione, siano qualcosa di diverso, ed è al raggiungimento di questo obiettivo che, all’ indomani del 4 marzo, con una azione di governo seria e responsabile, perfettamente incarnata da Matteo Salvini, stiamo lavorando con grande determinazione”.