Difesa, ministro Trenta incontra la Rappresentanza Militare

Durante l’incontro in Sala Diaz presso il Palazzo Difesa, alla presenza del Ministro della Difesa, dott.ssa Elisabetta Trenta, del Capo Gabinetto, dei Capi Ufficio del Gabinetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e Comandanti Generali, si è discusso dei progetti avviati a favore del personale soffermandosi «sugli esiti degli approfondimenti compiuti sul tema dei ricongiungimenti familiari – lanciando lo slogan “più caserme al sud e più alloggi al centro e al nord” – sui lavori del Tavolo Tecnico con il compito di indagare i possibili provvedimenti in materia di patologie derivanti dall’esposizione a fattori di rischio ambientale nel corso del servizio con il coinvolgimento delle Associazioni che si occupano della materia; sulle misure di recente adozione volte alla prevenzione del fenomeno suicidiario in ambito Difesa e sulle attività in corso riguardanti l’avvio della concertazione normativa ed economica e i provvedimenti correttivi relativi al riordino dei ruoli e delle carriere a favore del personale militare».

Il Ministro Trenta ha, inoltre, dichiarato «la necessità di tutelare la piena funzionalità e legittimazione della Rappresentanza Militare sino a quando tale quadro normativo non sarà compiutamente disegnato dal Parlamento». Il delegato Leonardo Mangiulli – rappresentante della categoria dei Graduati – nel corso del suo intervento con il Ministro della Difesa Trenta ha evidenziato l’importanza dei temi trattati: i ricongiungimenti familiari che da sempre affliggono il personale ma soprattutto – ribadisce Mangiulli – «bisogna porre attenzione agli allontanamenti, di modo che il personale possa vivere le stagioni dei concorsi senza temere allontanamenti eccessivamente “punitivi” rispetto al nucleo familiare o luogo d’origine». Bene per il delegato: «l’attuazione della defiscalizzazione che va incontro alle fasce di reddito più basse – ribadisce, inoltre – l’importanza dell’avvio del Tavolo Tecnico politico per trattare i correttivi ad un riordino che ha lasciato l’amaro in bocca al personale, tavolo in cui bisognerà con determinazione cercare soluzioni alla problematica dell’assegno di funzione per il personale della categoria graduati avente più di 17 anni di servizio. È stata trattata la problematica economica relativa all’operazione strade sicure, nello specifico sono state chieste maggiori risorse, nell’occasione si è dato atto e merito dello sforzo che sta compiendo lo stato maggiore dell’esercito per la realizzazione di nuovi alloggi. È stato altresì richiesto di bandire un nuovo concorso per includere tutto il personale arruolato ex legge 958 per gli altri corsi appartenenti alla categoria dei graduati. È stato – conclude Mangiulli – apprezzato l’impegno del Ministro atto a trovare soluzioni per il fine vita operativa dei cani militari in servizio nella specialità cinofili dell’esercito; un ulteriore argomento trattato è stato il tema del sindacato militare. Nel merito, Mangiulli, ha evidenziato come la situazione di incertezza che si sta determinando nelle caserme può essere solo risolta con un urgente provvedimento legislativo che disciplini le prerogative del futuro sindacato nell’interesse del personale rappresentato.

Gli fa eco il delegato dei Graduati, Francesco Gentile: «l’intervento della signora Ministro rappresenta la testimonianza delle richieste fatte in questi anni dalla Categoria dei Graduati. Finalmente i Graduati hanno trovato la giusta risposta. Il Ministro – ha proseguito Gentile – ha toccato le note dolenti che affliggono da un decennio la suddetta Categoria. Ha parlato di un primo intervento fatto per sanare l’assegno di funzione per il personale graduato avente più di 17 anni di servizio, utilizzando il Fondo di Efficienza dei Servizi Istituzionali. Questo primo intervento elargirà a questa tipologia di personale Graduato €310 annui in aumento sulla risicata busta paga. Una boccata d’ossigeno per la Categoria, colonna portante dell’Esercito. La richiesta era stata avanzata dal Co. Ce. R. e a tal proposito ringrazio tutte le categoria per aver sostenuto questa ingiustizia ai danni dei Graduati del Comparto Difesa e Sicurezza. L’adeguata soluzione definitiva della problematica dovrà trovare luce nei Decreti Correttivi al Riordino dei Ruoli e delle Carriere. Sono certo che il Ministro e lo Stato Maggiore della Difesa porranno tale ingiusta sperequazione quale punto focale per l’apertura del tavolo delle trattative con gli altri Ministeri interessati al provvedimento. A tal proposito, rivolgo un ringraziamento particolare al Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. C.A. Luigi Deleverano e ai membri del Gabinetto del Ministro della Difesa per aver avviato il Tavolo Tecnico/politico con il Co.Ce.R. sulla materia. Il loro prezioso interevento ha consentito di non brancolare nelle beghe burocratiche delle stanze dei bottoni. Per quanto concerne la questione dei ricongiungimenti famigliari apprezzo l’enorme sforzo del Ministro e spero di continuare, quanto prima, il tavolo tecnico aperto il 20 dicembre u.s.».

L’incontro si è svolto in un totale e sereno clima di collaborazione reciproca, benzina necessaria e fondamentale per perseguire obiettivi comuni in difesa di coloro i quali fanno molto per la nostra Patria e per la sicurezza dei cittadini.

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Redazione

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