Ferrosud, Ugl: “Matera non può essere orfana del sito”
“Si discuta sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud di Matera, l’Ugl rimane comunque critica verso quei soggetti responsabili che non hanno consentito che giuste iniziative potevano essere consumate in tempo utile e non ora che, oramai, si gioca una partita ben oltre i tempi supplementari, ai calci di rigore”. Lo dichiara in una nota il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano aggiungendo che “vorremmo ricordare, lo stabilimento Ferrosud di Matera originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori. Solo a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione e che non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti. L’Ugl – prosegue il segretario – ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa, tant’è che si è registrata mai nessuna voglia di discutere con nuove cordate presentate or sono anche dall’Ugl. La Regione Basilicata finora ha solo giocato e ceduto alle promesse dell’azienda”.
“Per questi motivi – continua Giordano – ci rivolgiamo all’ex Vice Segretario Generale dell’Ugl ed oggi Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali del Governo Conti, l’On. Claudio Durigon, chiedendo ufficialmente di intervenire affinché il Governo partecipi assumendo le iniziative necessarie a sbloccare la situazione per portarla finalmente ad un piano industriale chiesto da tempo: così allontanando la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud e dei lavoratori. Tutto il mondo politico del Csx, Governo Gentiloni e Giunta Regionale Pittella, hanno fatto finta per anni di occuparsi di questa vicenda ma ad oggi, purtroppo, non c’è nessuna speranza: anzi – conclude il segretario Ugl, Giordano – iniziano ad esserci anche problemi con gli stipendi dei lavoratori poiché il lavoro scarseggia, non ci sono commesse e tutti i paventati o annunciati acquirenti del sito storico di Matera, con complicità e l’avvallo di una politica regionale miope-muta-sorda, non hanno presentato nessuna proposta seria e vera di acquisizione e risoluzione della crisi”.