Giornate Fai, il resoconto del gruppo Aversa

Le Giornate FAI di Primavera ad  Aversa, supervisionate da Maria Giovanna Pezone, sono state all’insegna delle novità e dell’insolito, una concorrenza di visite verso luoghi sconosciuti e di solito inaccessibili. Una rincorsa alla ricerca storico-artistica, al desiderio di rivivere i tempi addietro, simulando, nelle variegate maniere artistiche, i tempi che furono. Come protagonisti principali gli alunni, indirizzati da docenti appassionati e acculturati e dirigenti altrettanto attenti. Hanno partecipato il Liceo Artistico L.Giordano, con D.S. Carlo Guarino, il Liceo Classico D.Cirillo, con D.S. Luigi Izzo, il Liceo Scientifico G.Siani, con D.S. Rosaria Barone, l’IST. Andreozzi, con D.S. Maria Gallo, l’I.T.C. Gallo, con D.S Vincenza Di Ronza, il Liceo Scientifico Fermi, con D.S. Adriana Mincione, l’ISISS Mattei, con D.S. Giuseppe Manica, la Scuola Primaria ‘Giovanni Paolo II’ di Trentola-Ducenta, con D.S. Paolo Graziano, la Scuola Media Pestalozzi di Sant’Antimo, con D.S. Immacolata Corvino, l’Isis Alessandro Volta, con D.S. Laura Orsola Patrizia Nicolella . I siti visitati sono stati La Chiesa delle Cappuccinelle, la Chiesa di Santa Maria del Popolo, la Chiesa di Santa Maria a Piazza, La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, la Chiesa delle Anime del Purgatorio e lo spazio verde della Maddalena, oltre ad una riproduzione su video della Chiesa di Sant’Eligio.

Una strana Aversa dove, a fare da visitatori, c’erano persone provenienti da diverse regioni, diversamente giovani spinti da un desiderio al quanto giovanile di perlustrare le preziosità di una cittadina non ancora turistica ma conosciuta. Un raccogliere il turista inaspettato, la richiesta di strutture ricettive dove collocarsi per potersi permettere di continuare la visita guidata anche nel pomeriggio.

La delegata Prof.ssa Anna Grimaldi ci illustra: “In accordo con la delegazione di Caserta, presieduta da Dante Specchia e Donatella Cagnazzo, abbiamo creato un percorso storico-artistico col nostro gruppo aversano che sarebbe dovuto partire dal Castello di Casaluce per poi arrivare ad Aversa e alla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, per la continuità storica che lega le due città. Ho proposto  quest’itinerario, subito approvato, indicando le singole chiese preposte con riferimenti mariani, insieme alla ricostruzione storica della chiesa di Sant’Eligio,  e sono stata coadiuvata e supportata da Fortunato Allegro che ha messo a disposizione dei ragazzi dell’Alessandro Volta le cartoline d’epoca che ritraggono la chiesa”.

La Gagliardi ha coordinato  il lavoro sulla Chiesa delle Anime del Purgatorio con i docenti del Liceo Classico Cirillo di Aversa, in particolare con il prof. Arcangelo Pellegrino, docente al Cirillo, con lo staff della vice-presidenza, Ruberti e d’Auria, oltre alla referente del progetto Alfonsina Moschetti, e con un numero complessivo di discenti pari a 30. Tale chiesetta in origine nasce come sedile di Sant’Andrea ma  poi, nel corso del 700, viene trasformato in una vera e propria chiesa. Un elemento di spicco storico-artistico è sicuramente la cappella delle anime del purgatorio perché presenta una decorazione in stucco settecentesca; molto particolare anche l’altare policromo di questa cappella, oltre ad esserci in controfacciata un raro esempio di organo settecentesco.  A legare questa chiesa con l’itinerario delle icone mariane è da ricordare che all’interno di questa chiesa è conservato anche un dipinto molto antico, della seconda metà del trecento, che rappresenta la Madonna della Libera.  Gli alunni hanno valorizzato la chiesa delle anime del purgatorio, evidenziando la trasformazione che la fabbrica ha subito dalla sua fondazione fino al diciannovesimo secolo. E ancora di più l’impianto iconografico legato al ‘Memento Mori’ che solo il suffraggio può alleviare.

Riguardo, invece, la conosciuta ma tuttavia preziosa chiesa di S.Maria a Piazza, la delegata Ilaria Rita Motti, anche prof. al Liceo Siani, se ne è occupata. “Questo gioiellino aversano, costituente la prima chiesetta aversana per antonomasia, presenta una varietà di stili che va dal longobardo al normanno, al gotico, al romanico, al bizantino e all’arabo, con dei simboli barbarici sul soffitto della nuova sagrestia di diversa interpretazione’. Santa Maria a Piazza è altresì lo scrigno di capolavori di scuola giottesca di origine napoletana, ed è stata per tempo contenitore di un dipinto bizantineggiante con Madonna con Bambino del XIII secolo. Questa icona mariana, probabilmente, ha trasformato il luogo sacro in un raccoglitore di giovani coppie desiderose di un figlio. Da qui il sopraggiungere dalla casa di cura di Padre Pio di un fazzoletto lercio di sangue del santo, definito ‘purifichino’, raffigurante un grembo materno, lì incorniciato come auspicio per le giovani coppie”. All’esterno di tale chiesa si è inoltre effettuata una simulazione virtuale dell’antica platea circostante (dal 1380 al 1806, ad Aversa persistevano i cositori, i funari,   i cannavari,  i mugnai, i sartori, giapponari e tanti altri) mediante l’intervento di “Artigiani in vetrina’ i cui principali esecutori sono stati  Angela Pellecchia, con Maria Formisano per la bigiotteria, Annie Miceli per la lavorazioine dei filati, Luisa Coscione per il cucito di stoffe pregiate, Concetta Pirro e Nicolina della Valle per la ceramica, Nunzia Cafaro per la lavorazione delle pelli ed Anna de Luca per la lavorazione delle sete di S.Leucio. Sono stati allestiti stand-laboratori dove i giovani, anche i più discoli, hanno palesato una straordinaria duttilità verso la manipolazione dei diversi materiali.  Un gruppo di balli e di musica locale di tradizione popolare e meridionale, definito “I figli di Cibele”, ha allietato la platea, facendo addirittura una performance all’interno della chiesa.

Tra i sostenitori Giorgio Migliore, Veronica Mele, Vincenzo Viglione, Susanna Zengara, Gaetano Fusco, Hermann de Pascale;  tra i membri della Siani Orchestra: Francesco Battista, Tobia dello Margio, Davide Cangiano, Francesca Lugubre, Gaia di Caprio. Tra gli attivi docenti partecipanti MariaConsiglia Trasacco, che si è occupata della gestione delle uscite, e gli accompagnatori Sergio Panico,  Maria Santagata, Alberto Di Palma, Nicola Corrado e Emiliano Sagliocco. Le classi interessate sono state la IIIASA, la IIIBS, la IIIBL e la IIIAL. In IIIASA gli apprendisti cicerone sono stati Maria Visconte, Giovanna Marino, Giuseppa Roma, Nicola Gallo, Francesca Giusti, Mariapia d’Errico, Alessia Colella, Pasquale Buompane, Paolo Pagano, Alfonso Lisbona e Vincenzo Bruno. Della IIIBL hanno fatto da apprendisti cicerone Martina Esposito, Alessandra Loffredo, Concetta Bamundo, Imma Liccardi, Mary de Rosa, Sara de Cristofaro, Fabiana Cammisa, Chelsea Onyeca e Francesca Lugubre. LA III BS si è alternata tra vigilanza ed artigianato, mentre la III BL ha avuto come  apprendisti cicerone  Sara  Sottolano, Martina Muscariello, ,Rossella Della Gatta, Eleonora Iazzetta e Elena Poderico. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, tra gli apprendisti-giornalisti, praticanti-artigiani e vigilanti hanno partecipato i seguenti alunni: Tessitore Antonio, Maisto Giuseppina, Guerrini Lorenzo, Marino Saverio, Bruno Raffaele Leo, Sapio Francesco, Conte Alberto, Di Chiara Francxesco, Fusco Pasquale, Caserta Giandsonato, Manica Enesto, Picone Francesca, Caiazzo Nadia, Iodice Ester, Palumbo Rossella, d’Errico Mariapia.

L’ITS Andreozzi ha invece eseguito un rilievo grafico-architettonico di Santa-Maria a Pizza, con un gruppo di discenti che svolgevano la funzione di apprendisti-cicerone. Ha partecipato a tale progetto l’intera classe IIIA ed i docenti in questione sono stati  Vigliotta, Diomaiuto e Bencivenga.

Tra le chiese più gettonate perché chiusa da anni, la Chiesa delle Cappuccinelle. La delegata prof.ssa Rosalba Corvino: “Ci sono stati gli apprendisti cicerone delle varie classi del Liceo Artistico Luca Giordano che non solo hanno fatto la spiegazione sia architettonica, storico e artistica della chiesa, ma hanno eseguito anche un’attività di ricostruzione. Vi  è stata una scena teatralizzata, risalente al tempo del monastero di clausura delle Cappuccinelle, configurante la badessa Martini che ristrutturò il monastero. A fare da attori due studenti dei Beni Culturali, Martina Menditto e Francesco Trasacco. All’interno della sagrestia, c’è stata la mostra fotografica dal titolo ‘Ora pro nobis’ di Salvatore Diana, ex studente del Liceo Artistico e attualmente studente delle Belle Arti, indirizzo fotografia e cinema. Sempre in facciata, poi, un’altra scena teatrale con un ragazzo che interpretava Dragonetti,  il notorio cittadino che donò tutti i suoi beni alla chiesa, beni usati per l’ampliamento e la costruzione del monastero. Si è anche allestita una mostra, di pittura, di scultura e di architettura, dal titolo ‘Alla riscoperta di Maria’ . Tra i ciceroni Rosa Pecovela, sia spesa in entrambi i giorni, con grande professionalità”.

Tra gli altri ricordiamo anche Iavarone Martina, Gisonni Fabio, Panico Myriam, Lavagna Antonietta, Ferriero Carmela, Fabio Gisonni, Mastantuono  Giorgio, Bonetti Maria Francesca, Pistone Francesca, MD Alessia, Dionaiuta Antonio, Lucia Laiso, Rosa Pecovela, Nugnes Caterina, Graziano Francesca Golia, Borrelli Marika, Iraca Alessia, Caruso Claudia, de Rosa  Sara, d’Ippolito Angela, d’Abrunzo Mariarosaria,, Chianese Salvatore, Ronza Luca, Bruno Antonietta, , Petrillo Federica, Orefice Alkim, Bovino Maria, Truosolo Nicoletta, Giovanna Mozzillo, Almanza Martina, Chiara Russo, Mary Angelino, Simona d’Angelo, Palma Raffaele, Morra Aurora, Asia Fattore, Martino Francesco, Farrara Luis, Francesca Lombardi, di Marco Domenico, Serraglio Claudia, Buonanno Carmen, Montefusco Annamaria, Cimmino Andrea, Panarella Umberto, Eduardo Croci. Tra i docenti in prima persona attivi Pasqualina Mozzillo, socia FAI, Durante Mariarosaria, Mastrogiacomo Pasquale, Eva la Canna, anche socia FAI, Pellegrino Angelo, Mottola Giosuè, Giustina Scognamiglio, Patrizia Saulino, Loredana della Rotonda, Clelia Prisco, Giovanni Tuoro, Patrizia Rabaccino.

Riguardo la chiesa di Santa Maria del Popolo, ci sono state due scuole. Una ha fatto la mostra grafica, l’Istituto Comprensivo Pestalozzi, diretto da Immacolata Corvino, con le due docenti Fernanda Chianese e Monica Nobis. Una mostra grafica dal titolo ‘Madonna con Bambino’ creata da 40 ragazzi della scuola media del corso A e B, mentre gli apprendisti cicerone sono stati i ragazzi dell’Istututo Tecnico Commerciale Gallo la cui referente è Renata Milite e tra i docenti c’è Emilio Verze, Caterina Rainone e Salvatore Cella; le classi partecipanti sono state 4 A Turistico e 4 B Turistico. A seguire, l’Istituto Volta, con la grossa supervisione di Annamaria de Vita, si è occupato di far eseguire ai propri alunni una   ricostruzione multimediale in 3d della Chiesa angioina di Sant’Eligio di cui prima, con rispettiva proiezione pubblica, in prossimità della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Dapprima una raccolta di tutte le immagini a disposizione negli archivi delle biblioteche aversane, poi uno scorcio della facciata principale con gli influssi decorativi di influsso specificatamente barocco, in particolare il timpano, poi uno scorcio della parte laterale dal quale si evince che la parte retrostante della navata era più ampia rispetto a quella dell’ingresso. Una ricostruzione virtuale. Nel 1632 Sant’Eligio subì un profondo restauro che cancellò ogni traccia dell’antica fabbrica. Venduta e abbattuta nel 1946 a causa delle fatiscenti condizioni in cui riversava, ad oggi non rimane più traccia.

 Durante la visione serale di tale proiezione, il vice-presidente Fortunato Allegro così ha esordito: “E’ possibile creare la bellezza ma è possibile anche perderla. Adoperiamoci per essere uomini migliori”.  Tra i docenti impegnati dell’Isis Alessandro Volta  Marisa Grassia, Domenico Belardo e Annamaria de Vita; tra gli apprendisti cicerone  Simone Allagrande, Concetta Belardo, Angela d’Alterio.

L’Isiss Mattei di Aversa ha invece effettuato una rappresentanza teatrale nell’ex Castello di Casaluce, attiguo alla Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo,   coinvolgendo le classi del 4° e 5° Tecnico Turistico e della 5° B Tecnico Turistico. Angela di Foggia si è occupata dell’ alternanza scuola lavoro e la prof.ssa Antonella Zaccaro ha fatto da supporto . 21 alunni hanno poi rappresentato una scena teatrale nella Chiesa Congrega delle Anime del Purgatorio, con referente scolastica ufficiale Luisa Brusciano.

Il Liceo Scientifico Enrico Fermi ha invece effettuato visite guidate all’interno della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Gli alunni che vi hanno partecipato sono stati  Falco Angela Sofia, Allini Elena, Baldi Anna, de Chiara Roberta, Zapparata Alessandro, Savoia Gabriele. I docenti, invece, Tabarro Rosa, Andreozzi Maria Maddalena.  Sempre al Liceo Fermi è stato realizzato un opuscolo in inglese, ‘Breaking Views’,  i cui esecutori sono stati gli alunni Gabriele Savoia della IA, Alessandro Zapparata della IA, Francesca Iavarone della 4CS, Nunzia Barretta della 4CS, Enza Ferriero della 4CS, Flavia Zingarello della 4CS, Maria di Sarno della 4CS, Flora di Tella della 4CS.

L’Istituto O. Conti si è prestato per una sfilata in abiti normanni nel passaggio dal parco pozzi all’ex castello di casaluce. Gli alunni partecipanti sono stati Palumbo Daniele 3ET, Russo Bartolomeo Ivan 3ET, Morra Francesco Pio 3ET, Vitale Luisa Tessa 3AC, di Santo Teresa 3AC di Cicco Marina 4NP, Esposito Rita, di Lorenzo Gianluca 5EP, Morra Giuseppe 5BT. I Docenti accompagnatori sono stati  Cavallaccio Carmela, Ferrara Luigia, Turso M.R. Patrizia, Messina Vittoria.

La Scuola primaria ‘Papa Giovanni Paolo II’ di Trentola Ducenta, si è esibita con un’attività di canti con la diamonica all’interno del Parco della Maddalena. Tra i docenti menzioniamo Ornella Cacciapuoti, Margherita Diana, Ida Coviello, Ida Musto. Degli alunni, 35 classi quinte. Presenti la presidente, Maria Giovanna Pezone, e il vice Fortunato Allegro.

Tra delegate e socie FAI che hanno prestato un notevole contributo si sono distinte Mariella Migliore, Annamaria Cammisa, Annamaria Pezone, Rossella Pezone, Carla Cecere, Nunzia Orabona, MariaRosaria Preziosi, Caterina Zapparata, Rossella Gallo,  Anna Maria Miceli e Rosa de Angelis Motti.

Redazione

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