Le iniziative per ricordare Don Peppe Diana
Ricordi, incontri ed azioni, in memoria di don Giuseppe Diana e nel suo nome di tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata le iniziative si intensificano in tutta la Campania con l’accensione delle fiaccole della memoria nelle scuole di ogni ordine e grado.
La settimana dal 14 al 21 marzo
Il 14 marzo alle 18, ad Aversa in Cattedrale sarà ricordata l’Ordinazione sacerdotale di don Giuseppe Diana, Il giorno dopo a Casa don Diana, bene confiscato alla camorra gestito dal Comitato don Peppe Diana sarà inaugurata la mostra fotografica ‘Con gli occhi di Augusto’, di Augusto di Meo. Il testimone oculare dell’omicidio di don Diana che riconobbe e denunciò l’assassino del prete casalese. Il killer che spezzò la vita di don Diana cambiò anche l’esistenza di Di Meo che non ha mai smesso di rivendicare il significato della denuncia attraverso i suoi scatti fotografici in grado di raccontare un intero territorio.
Due documentari per don Diana
Il 15 ed il 16 marzo a Casal di Principe saranno presentati due documentari in anteprima nazionale. Il primo è il video RAI “Non taceremo. Con don Diana dalla parte giusta” che sarà trasmesso il 15 marzo alle ore 18 a Casa don Diana insieme alla mostra di Di Meo. La giornata si chiuderà poi al Teatro della Legalità, con lo spettacolo teatrale “Per amore del mio popolo. Il profumo della memoria”, di Salvatore Nappa e Raffaele Sardo. Il secondo documentario “don Peppe Diana il Martire del Riscatto”, voluto da Tv2000, sarà presentato il 16 marzo di mattina, alle ore 11, al Teatro della Legalità.
16 e 17 marzo gli scout per Don Diana verso il 19 marzo
Sacerdote, amico, guida, fratello, figlio ma anche scout ed è proprio allo scoutismo di don Giuseppe Diana che renderanno omaggio i Foulard Bianchi, l’Agesci ed il Masci in una due giorni che colorerà le vie di Villa di Briano e Casal di Principe, con incontri, raduni e plenarie. Il 17 marzo le tre sigle cammineranno gli uni accanto agli altri per le vie casalesi così come avrebbe voluto don Diana per l’iniziativa ‘Il tuo sogno, la nostra frontiera’.
In attesa del 19 marzo e della marcia che attraverserà Casal di Principe partendo da piazzale Di Bona, alle ore 10 per poi arrivare al cimitero, far visita alla tomba del sacerdote e dare lettura di tutti i nomi delle vittime innocenti insieme alle autorità civili, militari e religiosi che interverranno. Il ricordo e la riflessione attorno all’omicidio di don Diana, per mano della camorra, coinvolge migliaia di persone a vario titolo ed in diversi luoghi di Italia, in particolare in Basilicata, Piemonte, Lombardia e Toscana. Stamattina a Bologna del riscatto sociale e di don Diana se ne è parlato al Comprensivo di Castenaso.
Le iniziative in corso
Da ieri (1 marzo) è partita la campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i Comuni della provincia di Caserta per quel che riguarda l’affissione dello striscione “Bisogna risalire sui tetti per riannunciare parole di vita”. I primi Comuni ad esporre lo striscione sono stati Arienzo e San Nicola La Strada che saranno seguiti dagli altri paesi del Casertano con una calendarizzazione già in atto. Apripista è stato l’ente Provincia. “Non si tratta di una semplice affissione ma di un’assunzione di responsabilità che segna un nuovo inizio tenendo conto di quanta strada è stata già fata in questi lunghi anni ed in questo senso la partecipazione delle istituzioni a vari livelli è fondamentale”, ha detto Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana che insieme alla Provincia di Caserta, Libera e Comune di Casal di Principe è stato il promotore dell’idea. I Comuni parteciperanno poi alla marcia del 19 marzo a Casal di Principe con i propri gonfaloni.
Al Teatro Totò di Napoli continua anche oggi, lo spettacolo dedicato al sacerdote casalese “Peppe Diana – il coraggio di avere paura” scritto da Gaetano Liguori insieme con Ciro Villano. L’evento che rientra nel programma di iniziative nazionali per il 25esimo anniversario della morte di don Diana vuole essere un ulteriore leva per diffondere il messaggio di don Diana ma anche come strumento di riscatto sociale per i giovani.