Mondragone. AMBC: “Le attività improduttive e un cambiamento lento”

“Il nostro mercato domenicale ha numeri di una certa importanza, oltre a rappresentare una buona pratica da considerare in tempi di dibattito acceso (e un tantino ideologico) sulle chiusure festive degli esercizi commerciali. Gli operatori commerciali del mercato domenicale sono ben 147, mentre gli operatori commerciali su aree pubbliche arrivano addirittura a 486 (quelli della fiera di S. Bartolomeo sono 108). Lo dichiara AMBC – dell’Associazione Mondragone Bene Comune.

“Si tratta di numeri importanti, che dimostrano una certa vivacità del settore. Settore che richiederebbe ben altra attenzione da parte dell’Amministrazione Pacifico, che appare lenta e distratta anche nell’aggiornare le norme comunali alquanto vetuste che regolamentano il settore. Norme regolamentari che non considerano le modifiche nella legislazione apportate dalle leggi regionali 25 febbraio 2014, n. 10; 7 agosto 2014, n. 16; 5 aprile 2016, n. 6; 8 agosto 2016, n. 22 e 27 gennaio 2017, n. 3. Regole comunali che trascurano la Direttiva Servizi (c.d. Bolkestein) 2006/123/CE del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi del mercato interno recepita dal legislatore nazionale con Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59. Norme locali che restano in vigore trascurando l’Intesa della Conferenza Unificata del 5 luglio 2012, ai sensi dell’articolo 70 comma 5 del Decreto legislativo 59/2010, relativa ai criteri per il rilascio ed il rinnovo delle concessione di posteggi come stabilito dagli articoli 16, comma 2, e 76, comma 1, della L.P. 17/2010. E, soprattutto, regole comunali che non considerano il “Documento Unitario delle Regioni e Province Autonome per l’attuazione dell’Intesa della Conferenza Unificata del 05.07.2012, ex art. 70, c. 5 del D.Lgs 59/2010, in materia di Aree Pubbliche“, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per garantire uniforme attuazione in ambito nazionale dei contenuti dell’Intesa, elaborato dal Coordinamento Interregionale del Commercio, gruppo tecnico ristretto delle Regioni. E fatto proprio dalla regione Campania. In Definitiva: il settore è stato interessato da profondi cambiamenti, ma per Pacifico e per i suoi addetti alle attività (im)produttive tutto resta come sempre. E poi c’è ancora qualcuno, prete o laico che sia, che si agita di fronte a qualche opportuna inchiesta nazionale che dimostra il disastro mondragonese sul fronte della disoccupazione (l’AMBC con numeri alla mano e in tempi non sospetti ha lanciato l’allarme sulla piaga della disoccupazione, sul lavoro nero, sui Neet ecc, senza suscitare alcuna reazione). A queste “anime belle” va ricordato che da decenni nella nostra città non si sviluppano politiche comunali in grado di attrarre investimenti, di agevolare intraprese, di favorire lo sviluppo di settori strategici (a partire dal turismo) e, quindi, di agire indirettamente in favore dell’occupazione e per sradicare la piaga del sommerso e del lavoro nero. A questi difensori dell’indifendibile va sottolineato che da oltre vent’anni (e passando almeno per 4 amministrazioni comunali) non vi è traccia di uno straccio di intervento comunale per favorire lo sviluppo. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso! Evitando di inveire inutilmente nei confronti di chi, facendo il proprio mestiere, dà voce ed immagini ai disagi derivanti da questo mal”.

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Redazione

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