Mondragone. E-government, AMBC: “Amministrazione Pacifico è sempre più datata”

Il digitale sta trasformando profondamente la nostra vita e sta cambiando anche il funzionamento della pubblica amministrazione, con evidenti benefici per i cittadini e per le imprese. E tra le innovazioni destinate ad incidere profondamente nel rapporto tra cittadini e istituzioni pubbliche, semplificandolo non poco, vi è certamente il Sistema Pubblico di Identità Digitale. SPID permette ai cittadini di accedere ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni con un’unica Identità Digitale. SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che garantisce a tutti i cittadini e a tutte le imprese un accesso unico, sicuro e protetto ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati da AgID che, nel rispetto delle regole emesse dall’Agenzia, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Si può richiedere l’identità SPID al gestore che si preferisce e che più si adatta alle proprie esigenze. Il gestore, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale, rilasciando le credenziali. Tutte le pubbliche amministrazioni devono rendere i propri servizi online accessibili tramite SPID per favorire e semplificare l’utilizzo dei servizi digitali da parte di tutti i cittadini. Anche i privati possono rendere i propri servizi online accessibili tramite SPID, al fine di favorire e semplificare l’utilizzo dei propri servizi digitali. A decorrere dal 10 settembre 2019 l’identità digitale SPID potrà essere usata anche per l’accesso ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni dell’Unione Europea. Vi era un obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni: aderire da febbraio 2018 obbligatoriamente a Spid e per loro i servizi di identificazione dovevano essere completamente gratuiti. Sono ormai oltre 4000 le amministrazioni pubbliche che hanno servizi abilitati SPID e tantissimi sono gli enti pubblici della regione Campania. Ci sono, tra gli altri, i comuni di Cancello ed Arnone, di Carinola, di Casal di Principe, di Cellole, di Falciano del Massico, di San Felice a Cancello, di Teano e di Villa Literno. Ma di Mondragone nessuna traccia. Un sindaco “politicamente sbandato”, il suo “pifferaio tragico”, una giunta “rimpastata” ma senza lievito e 16 “belle statuine” (istituzionalmente parlando) ci stanno riportando all’età della pietra! C’è da vergognarsi! E’ difficile incontrare in giro una “classe politica” così vecchia, così datata e così inapplicabile. Un livello politico ed amministrativo così scadente non si era mai raggiunto, anche negli anni peggiori di governo della città.

AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune

Redazione

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