Napoli. Crisi NaMet – CTP, Rispoli contro De Magistris

“Lo sa il sindaco della città metropolitana che i 24 lavoratori della Na-Met saranno licenziati?” così si è espresso Luigi Rispoli, della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia ed ex presidente del consiglio provinciale di Napoli.

“La Na-Met –ha continuato Rispoli-società partecipata della Compagnia Trasporti Pubblici – Ctp di Napoli, finora ha gestito la manutenzione della flotta di autobus e garantito il rifornimento di carburante Metano ma è entrata in crisi per i crediti che vanta proprio nei confronti della Ctp.

L’assemblea dei soci ha dovuto prendere atto della crisi dovuta alla assenza di denaro e della mancata liquidazione dei crediti da parte di Ctp ed ha avviato le procedure per il licenziamento collettivo dei 24 lavoratori della Na-Met, così come previsto dalla legge n. 223 del 1991. Il triste epilogo che getta nello sconforto più totale 24 famiglie, si sta consumando nella assoluta indifferenza del sindaco della città metropolitana Luigi de Magistris che è troppo impegnato sui temi della politica internazionale, ad organizzare la flotta napoletana e ad aprire il porto di Napoli per potersi impegnare nella soluzione di questo problema. Al di là delle chiacchiere –ha detto l’esponente del partito di Giorgia Meloni- poi la politica deve sapere dare soluzioni concrete ai problemi e poiché l’epilogo della vicenda di Na-Met è direttamente collegata alla crisi che sta vivendo Ctp non posso non evidenziare le differenze tra l’attuale amministrazione e quella di centrodestra che ha governato la provincia di Napoli prima della sciagurata riforma DelRio. Noi ereditammo dal centrosinistra una azienda che registrava un passivo di 33mln di €uro all’anno e, con l’aiuto dei sindacati e degli stessi lavoratori della azienda di trasporto che ci diedero fiducia accettando il contratto di solidarietà, presentammo un piano industriale serio. Quel percorso virtuoso ci portò a ridurre fino a 14mln il disavanzo di Ctp e fino a quando, subentrato de Magistris, non è stato poi interrotto con inevitabili ricadute sui conti dell’azienda e sulla qualità del servizio di trasporto pubblico garantito dalla stessa. Mi sembra assurdo che nessuno sia riuscito a trovare una soluzione per i 24 lavoratori di Na-Met e che l’unica strada sia quella del licenziamento. Purtroppo –ha concluso Rispoli- l’aria consociativa ed irrespirabile che si trova a Piazza Matteotti rende impossibile potersi rivolgere a qualcuno, anche tra i gruppi presenti a S. Maria La nova, per chiedere la tutela dei posti di lavoro e, quindi, dobbiamo affiancare i lavoratori chiedendo la solidarietà anche di quelli di Ctp perché se si cede ora sui lavoratori di Na-Met dopo toccherà a quelli di Ctp”.

Redazione

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