Raccordo Salerno – Avellino: interviene il PRC

Lo scorso 28 novembre in una assemblea pubblica molto partecipata e “vivace”, ma che registrò l’assenza e il silenzio totale della Deputazione locale, ad eccezione dell’on. Casciello che si premurò di farci sapere che era impossibilitato ad intervenire,  e delle associazioni datoriali lanciammo l’allarme della possibilità di perdere per la seconda volta i fondi stanziati per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della Salerno – Avellino. Ricordiamo che un anno fa, più precisamente il 21 marzo, il Cipe deliberò e stanziò 232 milioni per i primi due lotti (in sostanza Fratte – uscita di Lancusi). In quella stessa assemblea, che vide la presenza di diversi amministratori locali tra cui il sindaco di Baronissi, fu reso noto anche il crono programma “socializzato” e consegnato agli  Enti Locali in una specifica riunione del mese precedente. Or bene quel crono programma prevede che entro questo mese dovrebbe essere consegnato il progetto definitivo. Inutile dire che al momento non registriamo nessun “segno” di vita dagli organi Statali, in particolar modo Ministero dei Trasporti e per le Infrastrutture. Però finalmente registriamo da un paio di giorni su alcuni organi di informazione locali “flebili” voci provenienti anche dai costruttori“. E’ quanto dichiara in una nota congiunta i coordinamenti di PRC (Partito della Rifondazione Comunista) di Avellino e Salerno.

Ciò ci rallegra, anche se è del tutto insufficiente, perché significa che la battaglia da noi proposta e portata avanti dal comitato popolare per la Salerno – Avellino, che si è costituito subito dopo la nostra assemblea, ha potenzialmente ulteriori “complici”. Purtroppo lo scontro che registriamo tutti i giorni tra le due forze politiche che oggi sono al governo (l’ultima “scintilla” riguarda il Tav) mette ulteriormente, considerando il loro immobilismo sulle questioni di straordinaria e importantissima rilevanza delle infrastrutture come la Salerno  Avellino, a rischio il finanziamento e la cantierizzazione dei primi due lotti. Per questo le federazioni provinciali di Salerno e Avellino del Partito della Rifondazione Comunista con forza e determinazione ribadiscono che: I lavori devono essere immediatamente cantierizzati; Ci fermeremo solo quando anche il restante tratto, quello da Lancusi ad Avellino, sarà finanziato, cantierizzato e realizzato; Gli EELL e la popolazione tutta devono già porsi in una ottica della costruzione e gestione di un conflitto sociale su questo teme. Senza di esso i lavori non partiranno mai. Senza la mobilitazione di massa di tutti i soggetti per la seconda volta “scipperanno” i fondi essenziali per il nostro sviluppo; Ed è per questo obiettivo che già nelle prossime ore le due federazioni provinciali chiederanno incontri agli EELL interessati dalla Salerno – Avellino, alle forze politiche (escludendo quelle razziste e di ispirazione fasciste) ma soprattutto ai mondi associativo e sindacale“.

Redazione

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