Telefonini in carcere: la mossa del DAP
Ammonta a quasi 3,5 milioni di euro per il 2019 (per l’esattezza 3.435.131,05 euro, iva compresa) il totale degli acquisti programmati dal DAP per migliorare la sicurezza degli istituti penitenziari.
Di questi, 1.880.225,18 euro derivanti da fondi residui (lettera F, ex art. 1, comma 623, legge 11 dicembre 2016 n. 232) e 1.554.905,87 dall’esercizio 2019 (capitolo 7321 P.G. 2, che prevede fondi per 2.799.149,00 euro).
Nella scelta degli investimenti e delle spese da effettuare si è data netta preferenza alla strumentazione e alla tecnologia in grado di inibire ovvero isolare gli apparati telefonici mobili, introdotti abusivamente negli istituti penitenziari.
Gli acquisti riguardano le seguenti strumentazioni:
1) 80 apparecchi per il controllo radiografico dei pacchi;
2) 74 metal detector a portale;
3) 165 jammer per l’inibizione delle frequenze telefoniche;
4) 200 rilevatori manuali di telefoni cellulari, anche spenti;
5) 2 apparati IMSI per la cattura di frequenze telefoniche;
6) 65 apparati rilevatori di traffico di fonia e dati.