Trentola Ducenta. Carabinieri in Comune, Apicella duro contro Sagliocco
“È ormai trascorso più di un mese dal primo blitz dei Carabinieri al Comune di Trentola Ducenta e l’unica cosa che resta fin troppo evidente è il totale immobilismo in cui, il sindaco e la sua amministrazione, hanno fatto precipitare il nostro Comune. Siamo ormai diventati una succursale dell’Arma dei Carabinieri”. Dichiara sarcasticamente Michele Apicella, capogruppo di opposizione.
“La Cittadinanza deve sapere che, negli ultimi giorni, sindaco, “puparo e compari”, con qualche consigliere e potente sostenitore sono soliti riunirsi non più nelle stanze del Comune ma, nello spazio che, nella Casa Comunale, in passato era stato adibito a parcheggio degli automezzi della spazzatura! Ma sono diventati una setta segreta? Ma veramente non hanno dove andare? O hanno paura a farsi vedere assieme? O temono di essere ascoltati? Cos’altro stanno tramando “per il bene della Citta”, per il “riscatto della Città”, per riscrivere “pagine gloriose della storia della nostra Città”? In un accavallarsi di notizie, artificiosamente pubblicate, il sindaco ha più volte annunciato l’azzeramento dell’attuale giunta e la creazione di una nuova “di esperti”. A tutt’oggi non ha fato nulla, anzi, ci ha ripensato, e la giunta tecnica, non la fa più. Volete sapere perché? Nessuna di tutte le persone che il puparo ha interpellato gli ha dato disponibilità, se non un ex sindaco di un vicino comune del napoletano. La realtà è che il “puparo con i suoi compari” questa volta hanno fallito. Ed il burattino di turno ha detto, poi ha smentito, poi ha rilanciato, … ora non sa più che fare! Non possiamo non considerare che, nella realtà dei fatti, la responsabilità di tutto quanto accaduto è solo del sindaco. Possibile che gli assessori non abbiano ancora compreso come siano stati usati e manipolati per gli interessi (intrallazzi) del puparo e dei suoi compari? Possibile che questo sindaco non riesca a liberarsi del puparo e dei suoi compari per il bene della Cittadinanza? Possibile che non abbia ancora capito che, in ogni caso, la responsabilità ricade, comunque, sul sindaco? Possibile che non riesca ancora a capire che può (e deve) solo dimettersi? In sette mesi di governo, sindaco ed assessori, sono già costati alla collettività di Trentola Ducenta oltre 80 mila euro per le indennità di carica. Il solo sindaco percepisce un’indennità di oltre tremila euro mensili. Per fare cosa? Qualcuno riuscirà mai a quantizzare le migliaia e migliaia di euro spesi, fin ora, dal Comune, per incarichi a professionisti amici od amici degli amici? A tutt’oggi, molti dei Comuni vicini hanno ottenuto finanziamenti molto cospicui (fino a 6-7 milioni di euro) per opere da realizzare. Sindaco, a quanto ammonta quello che hai chiesto ed ottenuto? Ti sei limitato a fare varianti e conseguenti liquidazioni per lavori finanziati dalle passate gestioni, senza per altro verificarne la bontà di esecuzione ad opera d’arte. Solo a titolo di esempio ti ricordiamo: i lavori di via Bovaro, via ex Alifana, via delle Mimose, ex via delle Margherite. Come pure hai verificato i lavori realizzati sullo standard di via degli Olmi, già liquidati (determina n. 611 del 12/07/2018)? Durante la campagna elettorale (se la memoria non ti dovesse aiutare, ti mandiamo noi le riprese video dei tuoi interventi) ti sei proclamato “il nuovo in contrapposizione al vecchio”, ti sei assunto a paladino della Città tanto da doverne “riscrivere la storia” con i cambiamenti che dovevi apportare, hai fallito in tutto e per tutto. Ma a quale “riscatto morale” ti riferivi nei tuoi interventi? Dicevi di dover “ripartire”, per fare cosa, per andare dove? In Procura a difendere e giustificare l’operato che hai compiuto anche con la regia di altri? Come volevi “alzare la testa”? Forse il puparo ed i suoi compari non ti avevano e non ti hanno fatto ben capire che, di fatto, eri tu, e solo tu, il burattino nelle loro mani? Ricordati: hai parlato di “mani sulla Città”, “logica clientelare”, “continuità affaristica”, “burattini figli d’arte”. Oggi, più di ieri, possiamo tranquillamente dire che eri la persona meno adatta a fare questi proclami! Avevi ragione a gridare che “nei primi mesi di governo” avresti dovuto “mettere mano alla modifica del PUC”, alla “realizzazione di una spazio adiacente alla Chiesa di Ducenta”. Oggi, tutto torna. Queste tuonate, così come ti hanno aiutato a vincere, con gli impegni che, con il tuo congiunto, hai sottoscritto, oggi ti attanagliano e non ti danno la possibilità di fare l’unica cosa che potrebbe tentare di ridarti un briciolo di dignità: dimetterti. Tanti e tali erano gli impegni presi che dovete per forza aspettare che qualche Organo superiore vi sciolga e vi mandi a casa, altrimenti… Dimettiti. Dimettetevi“.